da bsupmag | Mar 29, 2024 | Attualità, Salute & Benessere, Sport, Tendenze
“Un buon educatore sa che più di ogni altra cosa ciò che muove a uscire, prima, e ad alzare lo sguardo, poi, è sempre il desiderio. Desiderio di realizzare i propri sogni e trovare così la propria verità.”
Da un master in pedagogia dello sport conseguito molti anni dopo la laurea in pedagogia presso l’ Università Cattolica di Brescia (1988) ha inizio il percorso che mi ha condotta, passo dopo passo, a realizzare il mio sogno e a trovare la mia verità: ideare e realizzare, insieme ad un team di persone straordinarie, un progetto educativo- sportivo che avesse i bambini al centro, la loro crescita il loro desiderio, i loro sogni, la loro verità.
Sono partita dalla convinzione, supportata da studi ed esperienza, che lo sport, l’attività motoria e il gioco sono strumenti straordinari per la crescita globale e il benessere dei ragazzi e bambini. Mi piace pensare che:
“Se fai sorridere e fai stare bene un bambino aiutandolo a diventare una persona e un cittadino di valore, hai salvato il mondo intero”
Nel 2017 ho dato forma ad un progetto che da anni stavo elaborando dentro di me e come spesso capita nella vita è il passaggio dall’ intenzione alla decisione che fa la differenza tra pensare e fare, ho cosi fondato una Associazione sportiva insieme a dei collaboratori straordinari, il cui nome “Insieme verso la meta” pur richiamando lo sport, il rugby, che per primo ha catturato la mia attenzione per i valori e i principi educativi che lo caratterizzano, ha poi assunto un significato più ampio andando a rappresentare l’ anima del progetto stesso: solo insieme, facendo squadra si possono raggiungere mete importanti. Passione, professionalità, costanza e coerenza guidati da questa splendida citazione
“Per poter educare bisogna amare.” Karol Wojtyla
Il nostro progetto educativo-sportivo, sistemico e di rete, elaborato col supporto di grandi professionisti nasce dalla convinzione, che l’attività motoria e lo sport, proposti in forma ludico-educativa e sorretti da un progetto pedagogico, sono uno straordinario strumento e contesto educativo per la crescita e il benessere globali dei bambini come persone e cittadini del mondo.
Opera con un team di professionisti in ambito psico-pedagogico, sportivo e medico-sanitario e si avvale di numerose collaborazioni e partnership.
Propone attività motorie multifunzione organizzate per obiettivi ed aree educative : life skill e valori – sano stile di vita- competenze motorie e cultura sportiva. La supervisione pedagogica ne garantisce la direzione educativa .
Si propone con corsi nella scuola primaria e dell’infanzia e corsi extrascolastici e il fiore all’ occhiello sono gli eventi “Insieme verso la meta”. Lo sport e il gioco che ormai sono diventati un punto di riferimento nel panorama bresciano delle attività ludico motorie dedicate ai bambini, alle scuole e alle famiglie. Un riferimento qualitativamente significativo sul territorio bresciano, uno spazio esperienziale ed emozionale in cui la componente sociale di condivisione dell’ esperienza ludico motoria è pedagogicamente centrale sia per i bambini, che per le famiglie e le scuole.
Il lavoro che svolgo con la mia Associazione e il mio team non è solo rivolto ai bambini alle famiglie e a tutti coloro che partecipano alle nostre iniziative, ma ha anche una valenza culturale, vuole muovere l’ attenzione di tutti sul fatto che il futuro si costruisce nel presente a partire dall’ essere umano, dai bambini, dall’ educazione. Non esiste sostenibilità, un mondo migliore se non a partire dalla “costruzione” dell uomo .
E’ importante e urgente prenderci cura tutti della crescita e del benessere dei nostri bambini e ragazzi. C’è un’ emergenza educativa che ci chiama ad impegnarci con serietà, ognuno all’ interno della propria realtà sia essa famigliare ,sportiva , scolastica ,associativa ,ma anche costruendo sinergie e collaborazioni virtuose.
I NOSTRI OBIETTIVI:
VALORI EDUCAZIONE
Lo sport al servizio dell’educazione che punta all’eccellenza intesa come realizzazione piena di se stessi e della propria umanità.
I nostri obiettivi coinvolgono la sfera psicomotoria, cognitiva, relazionale, affettiva.
Rispetto di se stessi, degli altri, delle cose, dell’ambiente, legalità, senso civico, inclusione e accoglienza.
Sostegno, solidarietà, lavoro di squadra, aiuto reciproco. Le attività educative sono proposte ai bambini a scuola e negli eventi con tanto divertimento e attenzione ad una partecipazione sempre inclusiva.
SANO STILE DI VITA
Per noi è importante educare i bambini e le famiglie ad un sano stile di vita.
Sana alimentazione e movimento sono fattori primari di prevenzione e salute.
Le attività che proponiamo sono svolte da nutrizionisti in collaborazione con associazioni di categoria del settore agroalimentare.
Sano stile di vita per noi è anche costruzione e tutela di un ambiente sano in cui vivere.
Educare al rispetto e al prendersi cura dell’ambiente con senso civico fa parte dei nostri obiettivi educativi e per farlo al meglio collaboriamo con realtà del territorio che si occupano di sostenibilità e cura dell’ambiente.
CULTURA SPORTIVA
Promuovere cultura sportiva per noi significa valorizzare le molteplici valenze positive dello sport: culturali, sociali, educative e per il benessere psicofisico.
Significa porre al centro la persona e i valori.
Collaborano e sono presenti atleti e società di spicco, tutti insieme per essere testimoni del valore dello sport e della sua capacità di mettersi in gioco per la crescita delle nuove generazioni.
SCUOLA E FAMIGLIA
Il nostro progetto educativo sportivo è di sostegno e arricchimento all’opera educativa della scuola e della famiglia. È un percorso annuale per tutto il ciclo scolastico in collaborazione con i docenti le famiglie e il territorio. I docenti e le famiglie potranno beneficiare di momenti di formazione compresi nel progetto durante le attività e di momenti di approfondimento con la pedagogista dello sport e gli altri professionisti. È un progetto che abbraccia vari ambiti educativi tra cui quello dell’educazione civica, ai sentimenti, alla salute e ambientale.
TERRITORIO
Il progetto si rivolge al territorio attraverso un lavoro di rete che partendo dalla scuola, coinvolge e collabora con varie realtà e istituzioni che hanno a cuore la crescita dei bambini. Si lavora insieme per il raggiungimento di un’importante meta comune educativa e sociale. Lo sviluppo di capacità e competenze personali e sociali dei bambini, insieme ad un sano stile di vita è un valore e un beneficio per la comunità e il territorio in cui essi vivono.
REALTÀ SPORTIVE
Le realtà sportive trovano nel nostro progetto lo strumento per far conoscere e promuovere il valore dello sport che rappresentano e che sa mettersi in gioco, per l’educazione e la crescita globale dei bambini.
IMPRESE
La nostra filosofia di fondo è quella di creare un insieme di realtà virtuose animate dalla stessa responsabilità educativa e sociale nei confronti delle nuove generazioni.
Il sostegno economico e di beni e servizi ci consente di tenere alta la professionalità e la qualità del lavoro offerto alla scuola e al territorio. Il progetto è in espansione sul territorio nazionale con risultati e gradimento positivi. Affinchè sempre più bambini e famiglie possano beneficiarne chiediamo di credere insieme a noi all’ importanza di mettersi in gioco insieme per ila crescita e il benessere delle nuove generazioni.
In qualità di pedagogista dello sport svolgo attività di consulenza, formazione e progettazione in tutti i contesti in cui si voglia recuperare e valorizzare la dimensione educativa e formativa dello sport e dell’attività motoria e il suo utilizzo come vero e proprio strumento pedagogico in un sistema educativo di rete in collaborazione con alte realtà del territorio.
Il ruolo del pedagogista dello sport si colloca anche all’interno di contesti sportivi in cui si vogliano risolvere criticità relative alla comunicazione, gestione e relazione educativa (atleti allenatori famiglie scuola…) e sia sentita come utile una figura che accompagni gli atleti nel percorso di crescita personale e sportiva anche in rapporto con la famiglia e la scuola.
L’attenzione alla crescita umana e personale degli atleti è fondamentale non solo perché è una responsabilità educativa imprescindibile e primaria anche per il mondo sportivo nella società attuale, ma è il substrato su cui si innesca la crescita atletica e il percorso verso l’eccellenza.
SITO: insiemeversolameta.com – INSTAGRAM: insiemeversolameta. – FACEBOOK: Insieme verso la meta
da ufficiografico | Mag 20, 2022 | Attualità, Salute & Benessere, Tendenze
Tironi: “una prima porta d’accesso alle cure psicologiche gratuite sul territorio in favore di tutti i cittadini lombardi”
Brescia, 18 maggio 2022 – Si è tenuto a Brescia, presso l’aula magna del Centro Pastorale Paolo VI, il convegno promosso da Simona Tironi, Vicepresidente III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, dedicato alla presentazione del Progetto di legge per l’istituzione dello psicologo di base, che prevede di inserire e riconoscere a tutti gli effetti tra le cure primarie con una richiesta di stanziamento regionale quantificato in 12 milioni di euro.
Il progetto di legge di cui sono primi firmatari la Vicepresidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia), appunto, e il Consigliere regionale Niccolò Carretta (Gruppo Misto – Azione) presentato e illustrato oggi al Paolo VI, nelle prossime settimane sarà all’esame della Commissione Sanità per poi approdare in Aula.
«Questo PdL – ha affermato Tironi – mira a fornire una risposta significativa al forte incremento della domanda e del bisogno psicologico riscontrato soprattutto nel periodo pandemico con l’obiettivo, in una prospettiva stabile e di lungo periodo, di strutturare un’offerta psicologica integrata nel Sistema Sanitario Regionale che possa essere gratuita, tempestiva, appropriata e sempre più vicina ai cittadini e al territorio.»
All’iniziativa sono intervenuti, oltre ai due primi firmatari Tironi e Carretta, anche la Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia Laura Parolin e Aurora Ramazzotti, conduttrice e creator, scelta come testimonial per il suo impegno e la sua attenzione nel promuovere il tema della salute mentale.
Sono intervenuti, inoltre, Paola Sacchi, Dirigente Struttura Salute Mentale e dipendenze della DG Welfare di Regione Lombardia, Federica Di Cosimo, Prof.ssa USR Lombardia, Paola Cattenati, Responsabile equipe Centro Criaf, Caterina Gozzoli, Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Maria Bussolati, Associazione Itaca Brescia, Silvia Scalvini, psicologa, Roberta Rossi, psicologa psicoterapeuta Irccs Fatebenefratelli, Daniela Speziani, psicologa psicoterapeuta gruppo San Donato, Maria Angela Abrami, responsabile U.O. Psicologia clinica Asst Spedali Civili.
«È un progetto di legge nato dalla proficua collaborazione con gli attori del sistema della salute mentale – ha sottolineato Tironi – con un unico obiettivo: garantire un’efficace e tempestiva risposta al bisogno sempre più emergente del disagio mentale. La pandemia, infatti, ha portato alla luce un evidente stato di disagio soprattutto nelle giovani generazioni che deve essere valutato e curato per tempo per evitare che possa diventare cronico. Il progetto di legge – ha continuato Tironi – non è destinato solo ai giovani che durante la pandemia ne hanno risentito di più, ma anche a quanti ne hanno bisogno, come ad esempio i caregiver, coloro che devono affrontare un percorso di cure importanti, ovvero per coloro che devono affrontare situazioni di vita difficili.»
«Il punto di forza di questo progetto di legge – ha evidenziato Tironi – è che a differenza del bonus psicologico istituito dal Governo prevediamo uno stanziamento adeguato a rendere strutturale la psicologia delle cure primarie, per promuovere il benessere psicologico dei nostri cittadini lombardi. La gratuità, inoltre, è importante perché si stima che circa il 30% dei cittadini che intraprendono il percorso di analisi da uno psicologo lo interrompono per insufficienza economica.»
«Questo progetto di legge – ha concluso Tironi – mira anche a far superare lo stigma persistente nei riguardi della cura della psiche, troppo spesso ancora oggi vista come qualcosa di cui vergognarsi e non ricondotta a un ambito di normalità. Quando riportiamo una frattura, andiamo subito dall’ortopedico senza porci retropensieri: allo stesso modo, se abbiamo male ai nostri sentimenti, dobbiamo andare dallo psicologo. Vogliamo quindi garantire a quanti lo necessitano il necessario sostegno per consentire loro di vivere in un mondo libero dallo stigma e dal disagio mentale.»
«Con questo ulteriore passo – ha aggiunto Carretta – si vuole dare una risposta concreta direttamente all’interno del sistema sanitario regionale che, necessariamente, dopo la pandemia deve tener conto e deve saper tutelare anche la salute mentale.»
«Con oggi – ha concluso Carretta – si apre un percorso di ascolto e di collaborazione con il Terzo Settore, con i cittadini, i professionisti e tutte le forze politiche che intenderanno migliorare una proposta che ho da subito voluto rendere plurale e condivisa e che già prevede una dotazione finanziaria considerevole per rendere efficace, effettivo e concreto un servizio territoriale, gratuito e di facile accesso anche grazie all’istituzione delle Case di Comunità previste dal PNRR del Governo.»
Testimonial dell’iniziativa Aurora Ramazzotti che ha sottolineato come «la legge lombarda per la nascita dello psicologo di base è un primo passo per cambiare culturalmente la percezione che le persone hanno della figura dello psicologo, da sempre avvolta da uno stigma che sembra insuperabile. Dobbiamo impegnarci per ascoltare quanti soffrono di un disagio mentale e non farli sentire meno soli, per prevenire una situazione prima che diventi difficile da curare.»
Anche la Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia Laura Parolin ha salutato con grande favore l’iniziativa, affermando che «l’inserimento stabile della figura di un professionista psicologo all’interno delle Case della Salute è un obiettivo al quale l’Ordine ha lavorato negli ultimi mesi e rappresenta una rivoluzione virtuosa che risponde al bisogno crescente di attenzione alla salute psicologica di cittadini che fa seguito alla pandemia. Al contempo riconosce la necessità di realizzare dei presìdi di prossimità stabili per ‘normalizzare’ l’accesso alle cure psicologiche, rendendo la cura della salute psicologica davvero accessibile a tutti.»
I contenuti del progetto di legge
Il provvedimento introduce la figura dello “psicologo delle cure primarie”, con l’intento di rendere più facile ai cittadini l’accesso all’intervento psicologico di primo livello, nell’ambito delle strutture di prossimità e in stretto coordinamento con i servizi specialistici. Lo Psicologo delle cure primarie è una figura che opererà all’interno delle Case della Comunità in relazione ai problemi psichici dei pazienti e dei loro familiari e in stretta cooperazione con il medico e le altre figure specialistiche della sanità. Presterà il proprio servizio sia su sollecitazione del medico di base, sia su richiesta spontanea dei pazienti, e il suo compito sarà quello attivare una presa in carico tempestiva tramite un’assistenza psicologica di primo livello. Quando necessario, sarà suo compito procedere con un invio per un’ulteriore consultazione, di tipo psicologico o psichiatrico (invio a cure secondarie e terziarie).
Alla psicologia delle cure primarie vengono assegnate funzioni di prevenzione, diagnosi ed intervento precoce sulle forme di disagio psicologico all’esordio o di minore gravità, e funzioni di orientamento e accompagnamento ai servizi specialistici di secondo livello, ai servizi sociosanitari e sociali, ma anche funzioni di consulenza, valutazione e supporto psicologico in condizioni non richiedono interventi specialistici o prese in carico multidisciplinari di lungo periodo.
Alcuni dati statistici
In Italia oggi solo il 29% della popolazione affetta da depressione maggiore accede a un trattamento entro un anno dall’esordio della patologia. Inviare i pazienti da uno psicologo entro un anno dall’insorgere del disturbo, permetterebbe un intervento efficace che potrebbe evitare di portare alla prescrizione di psicofarmaci.
Un ragazzo su sette tra i 10 e i 19 anni soffre di un disturbo mentale: depressione, ansia e disturbi comportamentali sono tra le cause principali di sofferenza per questa fascia di popolazione. Nel primo anno della pandemia di COVID-19, 1 giovane su 4 in Italia ha presentato sintomi depressivi e 1 giovane su 5 presenta sintomi d’ansia clinicamente significativi, stime raddoppiate rispetto al periodo precedente alla pandemia. In particolare, è stata registrata difficoltà di concentrazione (76,6%), noia (52%), irritabilità (39%), irrequietezza (38,8%), nervosismo (38%), sentimenti di solitudine (31,3%), disagio (30,4%) e preoccupazioni (30,1%).
Nell’ultimo anno si è manifestata un’alta prevalenza di ansia e sintomi depressivi dovuti alla pandemia stessa, all’isolamento sociale e allo stress dei genitori, con un maggiore rischio di sviluppare sintomi psichiatrici in famiglie a basso reddito, nei tardo adolescenti e tra le femmine.
da ufficiografico | Apr 28, 2022 | Attualità, Salute & Benessere, Tendenze
Milano, 27 aprile 2022 – Una nuova legge regionale per istituire lo psicologo di base, figura inserita e riconosciuta a tutti gli effetti tra le cure primarie grazie a uno stanziamento regionale quantificato in 12 milioni di euro. Una risposta significativa al forte incremento della domanda e del bisogno psicologico riscontrato nel periodo pandemico con l’obiettivo, in una prospettiva stabile e di lungo periodo, di strutturare un’offerta psicologica integrata nel Sistema Sanitario Regionale che possa essere tempestiva, appropriata e sempre più vicina ai cittadini e al territorio.
E’ il progetto di legge di cui sono primi firmatari la Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia) e il Consigliere regionale Niccolò Carretta (Gruppo Misto – Azione) presentato e illustrato oggi a Palazzo Pirelli e che nelle prossime settimane sarà all’esame della Commissione Sanità presieduta da Emanuele Monti (Lega).
All’iniziativa sono intervenuti anche il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Riccardo Bettiga, la Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia Laura Parolin e Aurora Ramazzotti, conduttrice e creator, scelta come testimonial per il suo impegno e la sua attenzione nel promuovere la salute mentale.
“E’ un progetto di legge nato dalla proficua collaborazione tra maggioranza e minoranza –hanno sottolineato Simona Tironi e Niccolò Carretta– con un unico obiettivo: garantire un’efficace e tempestiva risposta al bisogno sempre più emergente del disagio mentale. La pandemia infatti ha portato alla luce un evidente stato di disagio soprattutto nelle giovani generazioni che deve essere valutato e curato per tempo per evitare che possa diventare cronico”.
“I giovani sono al centro delle politiche regionali soprattutto in questa fase di uscita dalla pandemia -ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi– perché siamo consapevoli che sono la fascia che forse più di tutte ha sofferto le restrizioni e le conseguenze pandemiche. Regione Lombardia vuole mettere i giovani al centro delle proprie politiche e questa legge di iniziativa consiliare va anch’essa in questa direzione, all’interno di un’azione legislativa che deve essere sempre più incentrata sul confronto e sull’ascolto delle nuove generazioni partendo dalle loro necessità e aspirazioni”.
“Dopo la prima bocciatura dell’emendamento nella Legge di Bilancio del Governo Draghi che istituiva il “Bonus Psicologo” –ha evidenziato la Tironi– abbiamo lavorato a livello regionale per garantire un supporto adeguato e per fare in modo che Regione Lombardia preveda uno stanziamento adeguato a rendere strutturale la psicologia delle cure primarie. Questo progetto di legge –ha concluso Simona Tironi– mira anche a far superare lo stigma persistente nei riguardi della cura della psiche, troppo spesso ancora oggi vista come qualcosa di cui vergognarsi e non ricondotta a un ambito di normalità. Quando riportiamo una frattura, andiamo subito dall’ortopedico senza porci retropensieri: allo stesso modo, se abbiamo male ai nostri sentimenti, dobbiamo andare dallo psicologo. Vogliamo quindi garantire a quanti lo necessitano il necessario sostegno per consentire loro di vivere in un mondo libero dallo stigma e dal disagio mentale”.
“Con questo ulteriore passo -ha aggiunto Niccolò Carretta– si vuole dare una risposta concreta direttamente all’interno del sistema sanitario regionale che, necessariamente, dopo la pandemia deve tener conto e deve saper tutelare anche la salute mentale. Istituire lo psicologo delle cure primarie vorrà dire far cadere un tabù, che rappresenta un ostacolo alla prevenzione e alla cura, ma è anche un vero e proprio investimento sociale ed economico per la collettività. Con oggi -ha proseguito Carretta– si apre un percorso di ascolto e di collaborazione con il Terzo Settore, con i cittadini, i professionisti e tutte le forze politiche che intenderanno migliorare una proposta che ho da subito voluto rendere plurale e condivisa e che già prevede una dotazione finanziaria considerevole per rendere efficace, effettivo e concreto un servizio territoriale, gratuito e di facile accesso anche grazie all’istituzione delle Case di Comunità previste dal PNRR del Governo”.
I contenuti del progetto di legge
Il provvedimento introduce la figura dello “psicologo delle cure primarie”, con l’intento rendere più facile ai cittadini l’accesso all’intervento psicologico di primo livello, nell’ambito delle strutture di prossimità e in stretto coordinamento con i servizi specialistici. Lo “psicologo delle cure primarie” è pertanto una figura che opererà all’interno delle Case della Comunità in relazione ai problemi psichici dei pazienti e dei loro familiari e in stretta cooperazione con il medico e le altre figure specialistiche della sanità. Presterà il proprio servizio sia su sollecitazione del medico di base, sia su richiesta spontanea dei pazienti, e il suo compito sarà quello attivare una presa in carico tempestiva tramite un’assistenza psicologica di primo livello. Quando necessario, sarà suo compito procedere con un invio per un’ulteriore consultazione, di tipo psicologico o psichiatrico (invio a cure secondarie e terziarie).
Alla psicologia delle cure primarie vengono assegnate funzioni di prevenzione, diagnosi ed intervento precoce sulle forme di disagio psicologico all’esordio o di minore gravità, e funzioni di orientamento e accompagnamento ai servizi specialistici di secondo livello, ai servizi sociosanitari e sociali, ma anche funzioni di consulenza, valutazione e supporto psicologico in condizioni non richiedono interventi specialistici o prese in carico multidisciplinari di lungo periodo.
Alcuni dati statistici
In Italia oggi solo il 29% della popolazione affetta da depressione maggiore accede a un trattamento entro un anno dall’esordio della patologia. Inviare i pazienti da uno psicologo entro un anno dall’insorgere del disturbo, permetterebbe un intervento efficace che potrebbe evitare di portare alla prescrizione di psicofarmaci.
Un ragazzo su sette tra i 10 e i 19 anni soffre di un disturbo mentale: depressione, ansia e disturbi comportamentali sono tra le cause principali di sofferenza per questa fascia di popolazione. Nel primo anno della pandemia di COVID-19, 1 giovane su 4 in Italia ha presentato sintomi depressivi e 1 giovane su 5 presenta sintomi d’ansia clinicamente significativi, stime raddoppiate rispetto al periodo precedente alla pandemia. In particolare è stata registrata difficoltà di concentrazione (76,6%), noia (52%), irritabilità (39%), irrequietezza (38,8%), nervosismo (38%), sentimenti di solitudine (31,3%), disagio (30,4%) e preoccupazioni (30,1%).
Nell’ultimo anno si è manifestata un’alta prevalenza di ansia e sintomi depressivi dovuti alla pandemia stessa, all’isolamento sociale e allo stress dei genitori, con un maggiore rischio di sviluppare sintomi psichiatrici in famiglie a basso reddito, nei tardo adolescenti e tra le femmine.
Testimonial dell’iniziativa Aurora Ramazzotti che ha sottolineato come “la legge lombarda per la nascita dello psicologo di base è un primo passo per cambiare culturalmente la percezione che le persone hanno della figura dello psicologo, da sempre avvolta da uno stigma che sembra insuperabile. A fine 2020 – ha detto la Ramazzotti – ho conosciuto una ragazza che si è presentata a casa mia tramite mio padre, che spesso entra in contatto con i suoi fan per aiutarli. Di questa ragazza di soli 13 anni, che aveva più volte tentato il suicidio, mi ha colpito davvero tantissimo la facilità con cui mi ha detto che non voleva più vivere. Io in lei ho visto una intera generazione, colpita da questa pandemia, ma che in realtà nasce anche con delle fragilità e componenti di dialogo diverse dalla mia generazione, che non è tanto lontana. Quindi – ha concluso – anche noi ci dobbiamo impegnare per ascoltarli e farli sentire meno soli, per prevenire una situazione prima che diventi difficile da curare”.
“Per me oggi è un giorno importante –ha aggiunto il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Riccardo Bettiga– perché vedo finalmente coronato il percorso che avevo sollecitato e iniziato anni fa come presidente dell’Ordine degli psicologi lombardi. Questa figura risponde a delle esigenze che la pandemia ha acuito, ma che già prima erano presenti e si erano manifestate in modo evidente. E’ tempo di dare concretezza a un progetto di cura e attenzione della salute mentale che da tempo attende risposte”.
Anche la Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia Laura Parolin ha salutato con grande favore l’iniziativa: “L’inserimento stabile della figura di un professionista psicologo all’interno delle Case della Salute è un obiettivo al quale l’Ordine ha lavorato con pressione negli ultimi mesi e rappresenta una rivoluzione virtuosa che risponde al bisogno crescente di attenzione alla salute psicologica di cittadine e cittadini che fa seguito alla pandemia. Al contempo riconosce la necessità di realizzare dei presìdi di prossimità stabili per ‘normalizzare’ l’accesso alle cure psicologiche, rendendo la cura della salute psicologica davvero accessibile a tutti”.
Stefano Bertazzoni
da ufficiografico | Apr 27, 2022 | Attualità, Salute & Benessere, Tendenze
Presenti Fermi, Tironi, Carretta, Bettiga e Parolin: testimonial sarà Aurora Ramazzotti
Alle ore 12 in Sala Gonfalone a Palazzo Pirelli: le modalità di accredito
Milano, 22 aprile 2022 – Una nuova legge regionale per istituire lo psicologo di base, figura inserita e riconosciuta a tutti gli effetti tra le cure primarie grazie a uno stanziamento regionale quantificato in 12 milioni di euro. Una risposta significativa al forte incremento della domanda e del bisogno psicologico riscontrato nel periodo pandemico con l’obiettivo, in una prospettiva stabile e di lungo periodo, di strutturare un’offerta psicologica integrata nel Sistema Sanitario Regionale che possa essere tempestiva, appropriata e sempre più vicina ai cittadini e al territorio.
E’ il progetto di legge di cui sono primi firmatari la Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia) e il Consigliere regionale Niccolò Carretta (Gruppo Misto – Azione) che sarà presentato in conferenza stampa mercoledì 27 aprile alle ore 12 a Palazzo Pirelli in Sala Gonfalone.
All’iniziativa interverranno, oltre ai due primi firmatari Tironi e Carretta, anche il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi, il Garante regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Riccardo Bettiga, la Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia Laura Parolin e Aurora Ramazzotti, conduttrice e creator, scelta come testimonial per il suo impegno e la sua attenzione nel promuovere la salute mentale.
“E’ un progetto di legge nato dalla proficua collaborazione tra maggioranza e minoranza –sottolineano Simona Tironi e Niccolò Carretta– con un unico obiettivo: garantire un’efficace e tempestiva risposta al bisogno sempre più emergente del disagio mentale. La pandemia infatti ha portato alla luce un evidente stato di disagio mentale soprattutto nelle giovani generazioni che deve essere valutato e curato per tempo per evitare che possa diventare cronico”.
In Italia oggi solo il 29% della popolazione affetta da depressione maggiore accede a un trattamento entro un anno dall’esordio della patologia. Inviare i pazienti da uno psicologo entro un anno dall’insorgere del disturbo, permetterebbe un intervento efficace che potrebbe evitare di portare alla prescrizione di psicofarmaci.
da ufficiografico | Mar 16, 2022 | Attualità, Salute & Benessere, Tendenze
Giornata nazionale del “Fiocchetto Lilla”: a Palazzo Pirelli i racconti e le esperienze di cento ragazze in cura per disturbi alimentari nei centri Villa Miralago, Richiedei e Animenta
In Lombardia la prima legge regionale per la prevenzione e la cura dei disturbi alimentari
Milano, 15 marzo 2022 – A un anno dall’approvazione della legge regionale per la prevenzione e la cura dei disturbi alimentari, la prima in Italia, e in occasione della Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, oltre cento ragazze attualmente ricoverate presso i centri del territorio regionale questa mattina nell’Auditorium Gaber di Palazzo Pirelli hanno affrontato un viaggio emozionale e di riflessione interiore, attraverso diverse attività che hanno contribuito a mettere in circolo le loro esperienze, i loro pensieri, le loro emozioni e la loro sensibilità.
L’iniziativa, promossa dalla Vice Presidente della Commissione regionale Sanità e Politiche sociali Simona Tironi, ha visto il coinvolgimento e la partecipazione di diversi Centri regionali per la cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, tra i quali Villa Miralago di Cuasso al Monte (VA), il Richiedei di Gussago (BS) e l’Associazione Animenta di Milano. A coordinare gli interventi sono stati Luca Modolo, Direttore Sanitario di Villa Miralago; Mauro Consolati, Responsabile del Richiedei e Aurora Caporossi, referente dell’Associazione Animenta.
“Queste ragazze hanno portato la loro testimonianza, la parte più profonda di loro stesse che sicuramente fa soffrire, ma che ci aiuta anche a riflettere -ha sottolineato Simona Tironi-. Un modo per far sentire le ragazze e i ragazzi protagonisti. Un momento anche per ricordare loro che dalla malattia si può guarire. Proprio un anno fa abbiamo approvato in Consiglio regionale la prima legge in Italia sui disturbi alimentari, di cui sono prima firmataria, che prevede il potenziamento di tutti i percorsi e livello di cura anche a fronte dell’importante aumento di richieste d’aiuto che ha superato il 40% nell’ultimo anno e dell’età media che si è ulteriormente abbassata”.
Nel corso della mattinata ha portato il proprio saluto alle ragazze anche il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi che ha sottolineato come “è auspicabile che la legge regionale lombarda possa essere presa a modello e copiata il più possibile anche a livello nazionale. Bisogna fare ancora ulteriori passi importanti e significativi lungo la strada intrapresa perchè questo è un problema reale per chi lo vive e per chi sta accanto a chi lo vive. E’ importante –ha aggiunto Fermi– lavorare molto sulla consapevolezza e la capacità di mettere in rete le esperienze: bisogna aiutare chi soffre di questi disturbi a comunicare ed esternare le proprie sensazioni ed emozioni, sapendo che ora può contare anche su strutture di supporto qualificate”.
A conclusione della mattinata l’attrice Ambra Angiolini ha interpretato i contenuti di lettere e racconti delle ragazze in cura, che hanno potuto a loro volta interagire con Ambra. “Quello che dobbiamo dire a tutti i ragazzi e le ragazze è che il corpo perfetto è quello che ci si sente, non quello che si vede -ha detto loro Ambra-. Piuttosto diamo delle dimensioni agli organi che fanno di noi delle persone: il cuore, l’anima, i sentimenti: rimettiamoli al centro e rimettiamoceli addosso perchè è davvero l’unico vestito che conta”
Alcuni dati
Il tema dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione presenta un impatto generazionale profondo. Si tratta infatti della seconda causa di morte della popolazione femminile italiana in adolescenza dopo gli incidenti stradali e colpisce un numero crescente di giovani.
Quasi un milione e mezzo i casi sospetti in Italia sull’intera popolazione femminile. In prevalenza sono interessate il 6% delle adolescenti per anoressia nervosa e il 10% per bulimia nervosa; forme subcliniche caratterizzate da una minore gravità del quadro sembrano colpire mediamente il 18% dei soggetti di sesso femminile. In adolescenza, il rapporto maschi/femmine per anoressia nervosa è 1 a 12.
In Italia, le donne con anoressia sarebbero circa 95mila, mentre quelle con bulimia circa 260mila. I nuovi casi annui di anoressia e bulimia nervosa tra le giovani donne sarebbero almeno 125mila. In Lombardia nel 2020 sono stati erogati servizi ad almeno 14mila adulti e 11mila minori.
I dati sono sensibilmente peggiorati durante la pandemia, complici soprattutto il lockdown e la solitudine prodotta dalla didattica a distanza, con un numero di casi che ad esempio presso gli ospedali milanesi nell’ultimo anno è più che raddoppiato e ha interessato prevalentemente studenti di 14 e 15 anni, con molti casi contraddistinti da repentine perdite di peso fino a 20 chili in poche settimane.
L’iniziativa a Palazzo Pirelli
La prima parte della mattinata a Palazzo Pirelli è stata incentrata sull’esperienza di Villa Miralago. Sono proiettati alcuni video formativi, rivolti ai medici di medicina generale in formazione presenti in sala, contenenti le parole da non dire, le esperienze da non ripetere e i temi da non toccare. “Il coinvolgimento diretto dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta è strategico per portare avanti la formazione prevista dalla legge regionale -spiega Simona Tironi-, poiché sono loro che devono accorgersi dei primi campanelli d’allarme dei propri pazienti”. Successivamente si è tenuta una tavola rotonda dove pazienti, operatori e medici di medicina generale si sono alternati nell’esternare pensieri ed esperienze. Le ragazze hanno così avuto la possibilità di raccontare i loro percorsi all’interno delle strutture, come stanno vivendo questi momenti difficili della loro vita e le difficoltà incontrate.
Villa Miralago ha poi ceduto il posto sul palco al Richiedei. Anche qui sono stati proiettati dei video per mostrare le attività che le ragazze ricoverate compiono durante la giornata, nonché il luogo dove vivono. Le ragazze hanno inoltre presentato del materiale prodotto da loro stesse e alcuni disegni di come si immaginano i loro organi, con particolare riferimento al peso del cervello, delle mani e del cuore. Il peso dei sentimenti è infatti per loro l’unico peso che conta. Dunque, non il peso esteriore che si legge sulla bilancia, ma quello interiore.
L’Associazione Animenta, infine, ha portato sul palco alcune ragazze che hanno letto e raccontato momenti e spaccati di vita vissuta, dando spazio alle emozioni.
Al seguente link le immagini video e le interviste legate all’iniziativa “Fiocco Lilla”: https://www.filemail.com/d/ajcuruzfdlbnpnd
da ufficiografico | Mar 11, 2022 | Attualità, Salute & Benessere
Strategia Lombarda per l’eliminazione dell’HPV, Tironi: “siamo determinanti nel solco della Strategia globale per l’eliminazione del cancro alla cervice uterina”
Milano, 10.03.2022
A un anno dall’illuminazione di Palazzo Pirelli con la scritta STOP HPV per testimoniare l’adesione di Regione Lombardia alla Strategia globale per l’eliminazione del cancro della cervice uterina, visti i numerosi atti legislativi portati avanti anche all’interno del Consiglio regionale, nella giornata odierna, 10 marzo 2022, la Vicepresidente III Commissione Sanità e Politiche Sociali Simona Tironi ha promosso un convegno dal titolo L’impegno di Regione Lombardia per l’eliminazione dei cancri correlati al Papilloma virus, volto a far conoscere proprio le azioni intraprese da Regione per il contrasto dei cancri correlati al Papilloma Virus.
«Oggi, anche in occasione della Giornata Internazionale contro l’HPV che si è tenuta lo scorso 4 marzo, – afferma Simona Tironi – ho voluto fortemente promuovere questo convegno per testimoniare l’impegno di Regione Lombardia rivolto all’eliminazione dei cancri correlati al Papilloma virus».
«Il mio impegno su questo delicato tema è massimo – prosegue Tironi – tanto che in Consiglio regionale ho portato una mozione avente ad oggetto principale l’informazione con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza dei rischi connessi al Papilloma virus, prevedendo un’azione informativa, con il coinvolgimento dei Pediatri di libera scelta e dei Medici di medicina generale, così da raggiungere una copertura vaccinale sempre più ampia con l’auspicio di salvare quante più vite umane possibili».
«In vista del Piano Regionale di Prevenzione – chiosa Tironi – ho portato un emendamento per estendere la gratuità vaccinale anti-HPV a tutte le donne venticinquenni in occasione del primo Pap-test attraverso la chiamata attiva, in concomitanza proprio con l’invito allo screening».
Per quanto riguarda la situazione nel bresciano, nel triennio 2019-2021 oltre 157 mila donne hanno effettuato un Pap-test con il Servizio Sanitario Regionale anche al di fuori dello screening.
«Solo con azioni mirate e concrete – conclude Tironi – possiamo concorrere alla realizzazione dell’obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’eliminazione dei cancri correlati al Papilloma virus».