da bsupmag | Set 17, 2024 | Sport, Tendenze
GREEN PARK – Montauto che si integrano all’architettura
Guidata dal fondatore Paolo Poltronieri e dalla figlia Benedetta, Green Park è una delle realtà storiche del Bresciano, che da oltre venticinque anni si occupa di un settore specifico come quello della progettazione e dell’installazione di moderni sistemi di parcheggio. Il core-business dell’azienda, che ha sede a Carpenedolo, sono gli ascensori per auto, o montauto: dispositivi in grado di far salire o scendere in tutta sicurezza la vettura tra due o più piani. Una soluzione sempre più utilizzata in contesti abitativi in cui si decide, per salvaguardarne l’estetica architettonica o per semplice mancanza di spazio, di rinunciare alla realizzazione di opere in muratura come gli scivoli in cemento. L’ascensore per auto permette, anche con la possibilità di mantenere il conducente a bordo, di far salire o scendere il veicolo in maniera automatica, rapida e in tutta sicurezza.
Tecnica e design
Curati sia dal punto di vista tecnologico che da quello funzionale ed estetico, gli ascensori Green Park, identificati dalla dicitura Lift Car, sfruttano i sistemi di sollevamento a quattro colonne (C4) o a pantografo (P1), offrendo svariate possibilità di equipaggiamento, come quella di un tetto pavimentabile che rende l’ascensore, una volta chiuso, perfettamente mimetizzato e integrato nel sistema architettonico circostante. Vi è inoltre la possibilità di renderne unica la struttura con colorazioni personalizzate e di dotarla di accessori come le pulsantiere a bordo con schermi LCD, per una perfetta visuale dei piani nel corso della manovra. Proprio per la capacità di coniugare affidabilità, resistenza e sicurezza ad una sapiente integrazione nel rispetto dell’ambiente circostante gli ascensori per auto Green Park, negli anni, hanno trovato applicazione in contesti di pregio architettonico e naturalistico. Dispositivi made in Carpenedolo sono installati sul lago di Como, nelle località marittime toscane e liguri e in montagna, dove l’integrazione con l’ambiente è ancora più importante, a Livigno, Courmayeur, Lugano o Bolzano. Senza dimenticare le città, dove le situazioni in cui serve risparmiare spazio si moltiplicano: da quelle più grandi come Milano e Bologna, sino a quelle che hanno una conformazione architettonica o orografica particolare come Bergamo e Padova. Un contesto, quello cittadino, in cui gli ascensori Green Park trovano frequente applicazione anche in palazzine o condomini.
Dai duplicatori ai montacarichi
Inoltre la gamma Green Park è molto ampia e prevede vari prodotti dedicati al parcheggio delle vetture. Dagli elevatori e duplicatori di posto che consentono di aumentare i posti auto disponibili sfruttando l’altezza del garage, ai parcheggi meccanizzati che, grazie allo scavo di una fossa, prevedono il ricovero delle automobili e, anche in questo caso, di duplicare le vetture parcheggiabili da due fino a otto posti. In particolare una delle novità del 2024 è un nuovo modello di duplicatore di posto, il Lift Box L: in autorimesse destinate ad ospitare più vetture se ne possono installare in serie, affiancandoli con un sistema che consente di condividere le colonne di sostegno con un notevole risparmio di spazio. A questi dispositivi che abbassano e sollevano il piano di parcheggio si aggiungono le piattaforme: girevoli, traslanti e a trazione per facilitare la manovra di una o più vetture in spazi angusti, o da esposizione per chi volesse installarle nel contesto di un evento o di una manifestazione fieristica. Last but not least, grazie all’esperienza maturata da Green Park nel suo core business, i montacarichi per merci: con o senza conducente a bordo permettono di portare in tutta sicurezza carichi fino a 1 tonnellata da un piano all’altro di un’azienda o di un’attività. I dispositivi Green Park sono dotati di una serie di accessori necessari al loro controllo e al loro utilizzo in piena sicurezza.
Dalle pulsantiere per la manovra, alle fotocellule carrabili e a barriere, fino al monitor di sorveglianza, integrabile nella pulsantiera stessa, per visualizzare la salita del dispositivo. Inoltre a catalogo sono presenti una serie di chiusure ai piani, con caratteristiche e materiali adatte ai contesti più disparati: dalle porte sezionali alle serrande avvoglibili per l’uscita al piano interrato, fino ai cancelli a battente e ghigliottina per il piano all’aperto.
Servizio completo
Green Park si occupa di tutto il processo di produzione e di installazione: dal rilievo in cantiere, alla progettazione e realizzazione del dispositivo, fino al montaggio e alla posa in loco. Inoltre il team di Green Park si occupa della manutenzione periodica dei dispositivi e, in caso di urgenza, offre un servizio di pronto intervento operativo 24 ore su 24.
L’azienda di Carpenedolo (Brescia) opera in Italia e all’estero, in particolare in Svizzera, Francia, Austria, Germania e Spagna, Paesi con cui intrattiene canali commerciali e collaborazioni consolidate. E’ possibile scoprire tutta la gamma Green Park visitando il sito:
www.greenparksrl.com e seguire tutti gli aggiornamenti legati al mondo GP sui social network.
da bsupmag | Mag 29, 2024 | Sport, Tendenze
A Brescia il mare non esiste ma a scrivere pagine della Pallanuoto Italiana ci ha pensato proprio l’AN Brescia, grazie anche alla vittoria recente della Coppa Italia contro gli avversari di sempre della Pro Recco, i veri alieni di questo sport, capaci di vincere la Coppa dei Campioni per tre volte consecutive, oltre ai 16 scudetti degli ultimi 20 anni.
Le basi le pose l’ex presidente Piero Borelli, scomparso nel 2019 a causa di una malattia, a cui probabilmente verrà intitolata la Piscina di Mompiano, la casa dei Leoni dell’AN Brescia. Gli unici ad interrompere la striscia infinita di vittorie della Pro Recco nel 2021, grazie ad un’altra folle impresa guidata sempre da coach Sandro Bovo, nativo di Genova ma ormai bresciano a tutti gli effetti. E poi il Trofeo del Giocatore lo scorso anno, riconoscimento che premia i risultati aggregati ottenuti da tutte le squadre della società, dalla prima squadra maschile passando dalla femminile e infine con il vivaio.
Anche quest’anno le giovanili bresciane sono in lotta tra le migliori della Nazione: la categoria degli Allievi nell’ultima settimana è riuscita a passare da imbattuta il girone dei quarti di finale qualificandosi di conseguenza alle semifinali. Passiamo in rassegna anche lo straordinario traguardo dell’under 20 che, proprio nella passata stagione, ha ottenuto la medaglia di bronzo ai campionati nazionali.
Sottolineiamo l’importanza della Brescia Waterpolo che permette ai più giovani di disputare il campionato di Serie A2: quest’anno la corazzata di coach Enrico Oliva ha mancato l’appuntamento ai playoff solamente a cause degli scontri diretti a sfavore, offrendo però una pallanuoto divertente e organizzata grazie un gruppo unito e affiatato. Infine, ultima ma non per importanza, la formazione femminile che quest’anno ha dimostrato carattere e grinta lungo tutto il corso della stagione terminando in quarta posizione, dopo essersi qualificata ai playoff nei due anni precedenti.
Insomma uno sport ancora troppo di nicchia nello stivale, ma che la società di Andrea Malchiodi riesce a rivitalizzare e mettere sotto all’occhio di tutti grazie alle epiche battaglie che valgono pagine di storia.
Instagram: AN.BRESCIA
Website: www.anbrescia.it
da bsupmag | Mar 29, 2024 | Attualità, Salute & Benessere, Sport, Tendenze
“Un buon educatore sa che più di ogni altra cosa ciò che muove a uscire, prima, e ad alzare lo sguardo, poi, è sempre il desiderio. Desiderio di realizzare i propri sogni e trovare così la propria verità.”
Da un master in pedagogia dello sport conseguito molti anni dopo la laurea in pedagogia presso l’ Università Cattolica di Brescia (1988) ha inizio il percorso che mi ha condotta, passo dopo passo, a realizzare il mio sogno e a trovare la mia verità: ideare e realizzare, insieme ad un team di persone straordinarie, un progetto educativo- sportivo che avesse i bambini al centro, la loro crescita il loro desiderio, i loro sogni, la loro verità.
Sono partita dalla convinzione, supportata da studi ed esperienza, che lo sport, l’attività motoria e il gioco sono strumenti straordinari per la crescita globale e il benessere dei ragazzi e bambini. Mi piace pensare che:
“Se fai sorridere e fai stare bene un bambino aiutandolo a diventare una persona e un cittadino di valore, hai salvato il mondo intero”
Nel 2017 ho dato forma ad un progetto che da anni stavo elaborando dentro di me e come spesso capita nella vita è il passaggio dall’ intenzione alla decisione che fa la differenza tra pensare e fare, ho cosi fondato una Associazione sportiva insieme a dei collaboratori straordinari, il cui nome “Insieme verso la meta” pur richiamando lo sport, il rugby, che per primo ha catturato la mia attenzione per i valori e i principi educativi che lo caratterizzano, ha poi assunto un significato più ampio andando a rappresentare l’ anima del progetto stesso: solo insieme, facendo squadra si possono raggiungere mete importanti. Passione, professionalità, costanza e coerenza guidati da questa splendida citazione
“Per poter educare bisogna amare.” Karol Wojtyla
Il nostro progetto educativo-sportivo, sistemico e di rete, elaborato col supporto di grandi professionisti nasce dalla convinzione, che l’attività motoria e lo sport, proposti in forma ludico-educativa e sorretti da un progetto pedagogico, sono uno straordinario strumento e contesto educativo per la crescita e il benessere globali dei bambini come persone e cittadini del mondo.
Opera con un team di professionisti in ambito psico-pedagogico, sportivo e medico-sanitario e si avvale di numerose collaborazioni e partnership.
Propone attività motorie multifunzione organizzate per obiettivi ed aree educative : life skill e valori – sano stile di vita- competenze motorie e cultura sportiva. La supervisione pedagogica ne garantisce la direzione educativa .
Si propone con corsi nella scuola primaria e dell’infanzia e corsi extrascolastici e il fiore all’ occhiello sono gli eventi “Insieme verso la meta”. Lo sport e il gioco che ormai sono diventati un punto di riferimento nel panorama bresciano delle attività ludico motorie dedicate ai bambini, alle scuole e alle famiglie. Un riferimento qualitativamente significativo sul territorio bresciano, uno spazio esperienziale ed emozionale in cui la componente sociale di condivisione dell’ esperienza ludico motoria è pedagogicamente centrale sia per i bambini, che per le famiglie e le scuole.
Il lavoro che svolgo con la mia Associazione e il mio team non è solo rivolto ai bambini alle famiglie e a tutti coloro che partecipano alle nostre iniziative, ma ha anche una valenza culturale, vuole muovere l’ attenzione di tutti sul fatto che il futuro si costruisce nel presente a partire dall’ essere umano, dai bambini, dall’ educazione. Non esiste sostenibilità, un mondo migliore se non a partire dalla “costruzione” dell uomo .
E’ importante e urgente prenderci cura tutti della crescita e del benessere dei nostri bambini e ragazzi. C’è un’ emergenza educativa che ci chiama ad impegnarci con serietà, ognuno all’ interno della propria realtà sia essa famigliare ,sportiva , scolastica ,associativa ,ma anche costruendo sinergie e collaborazioni virtuose.
I NOSTRI OBIETTIVI:
VALORI EDUCAZIONE
Lo sport al servizio dell’educazione che punta all’eccellenza intesa come realizzazione piena di se stessi e della propria umanità.
I nostri obiettivi coinvolgono la sfera psicomotoria, cognitiva, relazionale, affettiva.
Rispetto di se stessi, degli altri, delle cose, dell’ambiente, legalità, senso civico, inclusione e accoglienza.
Sostegno, solidarietà, lavoro di squadra, aiuto reciproco. Le attività educative sono proposte ai bambini a scuola e negli eventi con tanto divertimento e attenzione ad una partecipazione sempre inclusiva.
SANO STILE DI VITA
Per noi è importante educare i bambini e le famiglie ad un sano stile di vita.
Sana alimentazione e movimento sono fattori primari di prevenzione e salute.
Le attività che proponiamo sono svolte da nutrizionisti in collaborazione con associazioni di categoria del settore agroalimentare.
Sano stile di vita per noi è anche costruzione e tutela di un ambiente sano in cui vivere.
Educare al rispetto e al prendersi cura dell’ambiente con senso civico fa parte dei nostri obiettivi educativi e per farlo al meglio collaboriamo con realtà del territorio che si occupano di sostenibilità e cura dell’ambiente.
CULTURA SPORTIVA
Promuovere cultura sportiva per noi significa valorizzare le molteplici valenze positive dello sport: culturali, sociali, educative e per il benessere psicofisico.
Significa porre al centro la persona e i valori.
Collaborano e sono presenti atleti e società di spicco, tutti insieme per essere testimoni del valore dello sport e della sua capacità di mettersi in gioco per la crescita delle nuove generazioni.
SCUOLA E FAMIGLIA
Il nostro progetto educativo sportivo è di sostegno e arricchimento all’opera educativa della scuola e della famiglia. È un percorso annuale per tutto il ciclo scolastico in collaborazione con i docenti le famiglie e il territorio. I docenti e le famiglie potranno beneficiare di momenti di formazione compresi nel progetto durante le attività e di momenti di approfondimento con la pedagogista dello sport e gli altri professionisti. È un progetto che abbraccia vari ambiti educativi tra cui quello dell’educazione civica, ai sentimenti, alla salute e ambientale.
TERRITORIO
Il progetto si rivolge al territorio attraverso un lavoro di rete che partendo dalla scuola, coinvolge e collabora con varie realtà e istituzioni che hanno a cuore la crescita dei bambini. Si lavora insieme per il raggiungimento di un’importante meta comune educativa e sociale. Lo sviluppo di capacità e competenze personali e sociali dei bambini, insieme ad un sano stile di vita è un valore e un beneficio per la comunità e il territorio in cui essi vivono.
REALTÀ SPORTIVE
Le realtà sportive trovano nel nostro progetto lo strumento per far conoscere e promuovere il valore dello sport che rappresentano e che sa mettersi in gioco, per l’educazione e la crescita globale dei bambini.
IMPRESE
La nostra filosofia di fondo è quella di creare un insieme di realtà virtuose animate dalla stessa responsabilità educativa e sociale nei confronti delle nuove generazioni.
Il sostegno economico e di beni e servizi ci consente di tenere alta la professionalità e la qualità del lavoro offerto alla scuola e al territorio. Il progetto è in espansione sul territorio nazionale con risultati e gradimento positivi. Affinchè sempre più bambini e famiglie possano beneficiarne chiediamo di credere insieme a noi all’ importanza di mettersi in gioco insieme per ila crescita e il benessere delle nuove generazioni.
In qualità di pedagogista dello sport svolgo attività di consulenza, formazione e progettazione in tutti i contesti in cui si voglia recuperare e valorizzare la dimensione educativa e formativa dello sport e dell’attività motoria e il suo utilizzo come vero e proprio strumento pedagogico in un sistema educativo di rete in collaborazione con alte realtà del territorio.
Il ruolo del pedagogista dello sport si colloca anche all’interno di contesti sportivi in cui si vogliano risolvere criticità relative alla comunicazione, gestione e relazione educativa (atleti allenatori famiglie scuola…) e sia sentita come utile una figura che accompagni gli atleti nel percorso di crescita personale e sportiva anche in rapporto con la famiglia e la scuola.
L’attenzione alla crescita umana e personale degli atleti è fondamentale non solo perché è una responsabilità educativa imprescindibile e primaria anche per il mondo sportivo nella società attuale, ma è il substrato su cui si innesca la crescita atletica e il percorso verso l’eccellenza.
SITO: insiemeversolameta.com – INSTAGRAM: insiemeversolameta. – FACEBOOK: Insieme verso la meta
da bsupmag | Gen 23, 2024 | Attualità, Sport, Tendenze
Brescia –
Chi è Luca Riva ?
Speaker radiofonico, presentatore di eventi e convegni, GIORNALISTA ,consulente di campagne di comunicazione e marketing e responsabile di Radio Bruno Brescia.
Luca Riva ieri e oggi : cosa è cambiato ?
La mia vita ha avuto sempre un principio base, lavorare! Nel 1992 ho iniziato il mio percorso in questa attività, ero un ragazzo troppo istintivo e facilmente incazzoso, oggi l’esperienza mi dice che bisogna vivere le situazioni con maggiore tranquillità, ma senza mai farsi mettere i piedi in testa.
Quali sono gli aspetti del tuo lavoro che ti piacciono e quelli che invece non sopporti ?
Grazie al mio lavoro imparo, conosco, incontro gente; ogni giorno trovo gli stimoli per cercare nuovi contatti, le mie settimane sono formate da 7 giorni su 7 sul campo.
Non mi piacciano quelli che parlano e basta, non mi piacciono coloro che ti fanno perdere tempo, non mi piacciono le forme di autoreferenzialità , non mi piace il rendere difficili le cose facili e non sopporto la burocrazia.
Qual è l’intervista che ti è rimasta nel cuore ?
L’intervista che ancora oggi ho nel cuore è la prima; avevo 17 anni e l’incontro con Eugenio Finardi ancora oggi ha lasciato il segno; ho avuto la fortuna di aver incontrato un PERSONAGGIO, che mi ha permesso di sentirmi a mio agio (malgrado l’agitazione).
Lo racconto spesso, io di base sono timido ed introverso ed ho sorpassato i miei “limiti”, attraverso il mio lavoro; è stato un percorso lungo e difficile, ma ogni volta mi sono messo nelle condizioni di NON tirarmi mai indietro, a volte facendo anche delle figuracce!
I lavori che ti danno più emozione sono ?
Ciò che faccio con maggiore emozione e trasporto, sono i progetti sociali che per scelta, sono sempre fatti gratuitamente ed in alcuni casi scelgo anche di finanziare attraverso il sostegno di miei partner.
Cosa ricordi con nostalgia?
Ricordo con nostalgia la mia prima trasmissione radiofonica, Luca fa 90, erano appunto gli anni 90 e li la radio, aveva un sapore diverso, il contatto con le persone era reale, non vi erano social e tutto girava sulla semplicità delle cose.
Ti soddisfano i risultati ottenuti nel tuo lavoro ?
Sì ! mi soddisfa quello che ho fatto , me ne sono reso conto soprattutto nell’ultimo periodo, di come gli sforzi, la fatica, abbiamo creato un bel circuito.
Ho una bella squadra di collaboratori, faccio parte di un gruppo importante (RADIO BRUNO), sono riuscito a creare un rapporto con i miei clienti/partner continuativo , fiduciario e bello.
Cosa hai fatto per migliorare?
Mi sono messo in gioco, ho accettato i miei limiti, il primo passo per migliorare è rendersi conto che non si può piacere a tutti, se non vi è sintonia, cambio strada subito ;
Ho imparato negli anni che il peggior nemico di oggi potrebbe essere il migliore amico di domani e viceversa.
Progetti per il futuro?
Il futuro è oggi, domani…tra pochi giorni, progetti e programmazione devono essere valutati con costanza ed aggiornati di continuo ; le idee sono tante, i contatti anche, la voglia non manca, per un buon futuro è fondamentale “mantenere “ ciò che è stato fatto e poi guardare fuori la porta, sempre.
Era radiofonica ed era digitale che ne pensi ?
Il digitale radiofonico è una bella scommessa, oggi ci sono delle evoluzioni, ma non si è ancora pronti come si dovrebbe tecnicamente, in modo da avere un prodotto realmente ascoltabile e di alta qualità; mi auguro che il 2024 possa portare qualcosa di più concreto.
Penso che la radio comunque sia riuscita a mantenere la propria posizione negli anni, poiché il mezzo radio, oltre all’emittenza classica è sempre stata al passo con i tempi, la radio è eventi, tv, social e questo porta un mantenimento di visibilità e azioni che rispetto ad altri strumenti di comunicazione sta subendo molto meno la crisi editoriale.
Oggi come definiresti il tuo lavoro?
A questa domanda rispondo con i risultati di RADIO BRUNO – pubblicazione dati ufficiali di ascolto delle radio italiane:
Radio Bruno per la prima volta nella sua storia supera i 900.000 ascoltatori, facendo segnare il dato di 951.000 ascoltatori nel Giorno Medio nel secondo semestre del 2023, un +20% rispetto i 6 mesi precedenti. Il dato annuale 2023 (media tra primo e secondo semestre) è di 849.000 ascoltatori, in crescita rispetto al 2022.
Radio Bruno si conferma prima in Emilia Romagna davanti a tutte le emittenti ed è tra le top 20 italiane in compagnia di emittenti che coprono l’intero territorio nazionale.
Nelle regioni coperte dalle nostre frequenze (Emilia Romagna, Lombardia Toscana, Piemonte, un po’ di Veneto, un po’ di Liguria… ) sono tantissimi a scegliere Radio Bruno. L’ascolto nel quarto d’ora medio è tra i più alti d’Italia.
#radiobruno #radiobrunoBrescia
K radiobruno.it
Klucariva.info
Ph. GAME
da ufficiografico | Mag 30, 2022 | Attualità, Sport, Tendenze
Brescia – Non solo l’edizione 2022 degli Internazionali femminili di Brescia avrà delle protagoniste di alto livello, ma la gran parte di loro sono anche in splendida forma. La conferma arriva dal tabellone dell’Itf da 60.000 dollari che termina quest’oggi a Grado, con una finale fra la marchigiana Elisabetta Cocciaretto e la svizzera Ylena In-Albon, entrambe attese da domani al Tennis Forza e Costanza 1911 così come Sara Errani, uscita di scena sabato in semifinale. Un terzetto di nomi caldi che insieme ad altre colleghe di valore – su tutte la spagnola Rebeka Masarova, numero 121 della classifica mondiale Wta – promette di regalare sette giorni di tennis-spettacolo alle pendici del Castello di Brescia, dove si partirà già nella mattinata di domani con i primi incontri delle qualificazioni. Saranno in campo in 32, a giocarsi (su due turni: il tabellone cadetto termina martedì) gli ultimi otto posti per un tabellone principale che annovera già una quindicina di nazioni diverse, a testimonianza del respiro sempre più internazionale di una manifestazione cresciuta enormemente edizione dopo edizione. Per fare tredici ha dovuto attendere due anni più del previsto, a causa dell’emergenza sanitaria, ma ora la tradizione è ripartita e da lunedì mattina fino a domenica 5 giugno (data della finale del singolare) il pubblico bresciano può finalmente di tornare a mettere piede in Castello, in una delle location più affascinanti al mondo – parola delle giocatrici – fra quelle a ospitare i tornei del circuito internazionale.
Al Forza e Costanza ci sarà da divertirsi fin dai primissimi match, spalmati su tre dei cinque campi in terra battuta del club. Sia perché la qualità tecnica degli incontri sarà elevata da subito, sia perché in gara nelle qualificazioni ci saranno varie giocatrici italiane note al pubblico, una su tutte quella Deborah Chiesa semifinalista nell’ultima edizione, e anche alcune giovani che promettono bene in ottica futura. Brescia prova a fare loro da trampolino per realizzare sogni e ambizioni, come in passato ha già fatto con tante altre giocatrici, azzurre e non. A proposito di Italia: in attesa dell’esito delle qualificazioni il numero di azzurre già certe di un posto nel tabellone principale degli Internazionali (lunedì il sorteggio) è di sette: oltre alle grandi attese Sara Errani ed Elisabetta Cocciaretto, la quale ha ricevuto una wild card dagli organizzatori in quanto non iscritta, ci sono anche Federica Di Sarra (numero 212 del mondo) e Martina Di Giuseppe (numero 302), oltre alle altre wild card Camilla Rosatello, Lisa Pigato e Melania Delai. Da tenere d’occhio soprattutto le ultime due, bergamasca classe 2003 la prima e trentina di un anno più grande la seconda, fra i nomi più interessanti del tennis italiano per gli anni a venire. Da martedì, giornata di inizio del tabellone principale, il pubblico di Brescia potrà toccarne con mano crescita e possibilità. Ma le opportunità per gli spettatori saranno anche tante altre, col solito villaggio ospitalità pronto ad accoglierli, eventi collaterali e non solo. Il tutto per rendere gli Internazionali un’esperienza a 360 gradi, in grado di unire tennis e divertimento. A Brescia sanno come si fa.
Ph. GAME
da ufficiografico | Mag 25, 2022 | Attualità, Sport, Tendenze
Brescia – Vincere è difficile, ripetersi ancora di più. Specialmente senza l’affetto del pubblico di casa. Eppure, a meno di dodici mesi di distanza dal primo trionfo nei Campionati regionali di tennis in carrozzina, Active Sport ha confermato immediatamente il titolo sul campi dello Sporting Milano 2 di Segrate, ribadendo di essere la società più forte in Lombardia. Così come la più numerosa in termini di atleti, visto che nella competizione organizzata dal Comitato Regionale della Federazione Italiana Tennis erano presenti ben tre formazioni dell’associazione bresciana, per un totale di otto giocatori e una giocatrice coinvolti. Numeri importanti che vanno di pari passo con la qualità tecnica degli atleti di punta, quelli della squadra “A” che ha vinto ancora, battendo di nuovo in finale la Canottieri Baldesio di Cremona in una sfida che è ormai diventata un classico del wheelchair tennis su scala regionale. Nell’edizione inaugurale del 2020 ad aggiudicarsi il match decisivo furono i cremonesi, ma un anno dopo è arrivato il pareggio e lo scorso fine settimana c’è stato il sorpasso, con la vittoria di Active per 2-1. Nei singolari Edgar Scalvini ha vinto per 6-0 7-5 il duello fra i numeri uno delle formazioni contro Giovanni Zeni, mentre Dario Benazzi ha pareggiato i conti superando per 7-6 6-1 Alberto Saja. Così è diventato determinante il doppio, con in campo gli stessi quattro atleti impegnati in precedenza negli incontri individuali. L’ha vinto per 7-6 6-4 la coppia di Active Sport, bravissima a giocare meglio i pochi punti decisivi di un match davvero equilibrato.
“È stata dura – il commento di Ivano Boriva, capitano e giocatore del team vincente, nonché responsabile della scuola tennis di Active Sport -, ma alla fine siamo riusciti a conquistare di nuovo il titolo, facendo valere la nostra superiorità. Nel doppio i ragazzi hanno giocato davvero alla grande, meritandosi il successo”. Gli fa eco Scalvini, protagonista del weekend: “è stata una vittoria sudata, di squadra, alla quale abbiamo contribuito tutti. Ripetersi è sempre faticoso: ce l’abbiamo fatta e non potremmo essere più felici”. Ma oltre che per il titolo, il bilancio dei quattro giorni di gara nel Milanese è stato soddisfacente anche a livello numerico: la seconda formazione (quella composta da Davide Scaroni, Rocco Brando e Marco Colombo) ha vinto due sfide nel girone ed è arrivata in semifinale, cedendo per 2-1 alla Canottieri Baldesio, mentre la terza – con l’esperto Antonio Raffaele, il giovane Nicola Astori e la rientrante Roberta Faccoli – ha ben figurato in entrambe le sfide disputate nel Gruppo 2. “Siamo di gran lunga l’associazione col maggior numero di atleti – chiude Boriva -, e ci tengo a fare tanti complimenti a tutti i giocatori delle nostre squadre. Hanno fatto il massimo, mostrando miglioramenti che confermano la qualità del lavoro svolto quotidianamente”. Un buon biglietto da visita in vista dell’edizione 2022 del Camozzi Open – Memorial Cav. Attilio Camozzi, il torneo internazionale Itf Futures organizzato da Active Sport, che torna in calendario dopo i due anni di stop a causa della pandemia. L’appuntamento è dal 9 al 12 giugno, come sempre al Tennis Forza e Costanza 1911.
TABELLONE FINALE
Semifinali: Active Sport “A” b. OSHa Como 2-0, Canottieri Baldesio b. Active Sport “B” 2-1.
Finale: Active Sport “A” b. Canottieri Baldesio 2-1 (Edgar Scalvini b. Giovanni Zeni 6-0 7-5, Dario Benazzi b. Alberto Saja 7-6 6-1, Scalvini/Saja b. Benazzi/Zeni 7-6 6-4).