da ufficiografico | Mag 30, 2022 | Attualità, Sport, Tendenze
Brescia – Non solo l’edizione 2022 degli Internazionali femminili di Brescia avrà delle protagoniste di alto livello, ma la gran parte di loro sono anche in splendida forma. La conferma arriva dal tabellone dell’Itf da 60.000 dollari che termina quest’oggi a Grado, con una finale fra la marchigiana Elisabetta Cocciaretto e la svizzera Ylena In-Albon, entrambe attese da domani al Tennis Forza e Costanza 1911 così come Sara Errani, uscita di scena sabato in semifinale. Un terzetto di nomi caldi che insieme ad altre colleghe di valore – su tutte la spagnola Rebeka Masarova, numero 121 della classifica mondiale Wta – promette di regalare sette giorni di tennis-spettacolo alle pendici del Castello di Brescia, dove si partirà già nella mattinata di domani con i primi incontri delle qualificazioni. Saranno in campo in 32, a giocarsi (su due turni: il tabellone cadetto termina martedì) gli ultimi otto posti per un tabellone principale che annovera già una quindicina di nazioni diverse, a testimonianza del respiro sempre più internazionale di una manifestazione cresciuta enormemente edizione dopo edizione. Per fare tredici ha dovuto attendere due anni più del previsto, a causa dell’emergenza sanitaria, ma ora la tradizione è ripartita e da lunedì mattina fino a domenica 5 giugno (data della finale del singolare) il pubblico bresciano può finalmente di tornare a mettere piede in Castello, in una delle location più affascinanti al mondo – parola delle giocatrici – fra quelle a ospitare i tornei del circuito internazionale.
Al Forza e Costanza ci sarà da divertirsi fin dai primissimi match, spalmati su tre dei cinque campi in terra battuta del club. Sia perché la qualità tecnica degli incontri sarà elevata da subito, sia perché in gara nelle qualificazioni ci saranno varie giocatrici italiane note al pubblico, una su tutte quella Deborah Chiesa semifinalista nell’ultima edizione, e anche alcune giovani che promettono bene in ottica futura. Brescia prova a fare loro da trampolino per realizzare sogni e ambizioni, come in passato ha già fatto con tante altre giocatrici, azzurre e non. A proposito di Italia: in attesa dell’esito delle qualificazioni il numero di azzurre già certe di un posto nel tabellone principale degli Internazionali (lunedì il sorteggio) è di sette: oltre alle grandi attese Sara Errani ed Elisabetta Cocciaretto, la quale ha ricevuto una wild card dagli organizzatori in quanto non iscritta, ci sono anche Federica Di Sarra (numero 212 del mondo) e Martina Di Giuseppe (numero 302), oltre alle altre wild card Camilla Rosatello, Lisa Pigato e Melania Delai. Da tenere d’occhio soprattutto le ultime due, bergamasca classe 2003 la prima e trentina di un anno più grande la seconda, fra i nomi più interessanti del tennis italiano per gli anni a venire. Da martedì, giornata di inizio del tabellone principale, il pubblico di Brescia potrà toccarne con mano crescita e possibilità. Ma le opportunità per gli spettatori saranno anche tante altre, col solito villaggio ospitalità pronto ad accoglierli, eventi collaterali e non solo. Il tutto per rendere gli Internazionali un’esperienza a 360 gradi, in grado di unire tennis e divertimento. A Brescia sanno come si fa.
Ph. GAME
da ufficiografico | Mag 25, 2022 | Attualità, Sport, Tendenze
Brescia – Vincere è difficile, ripetersi ancora di più. Specialmente senza l’affetto del pubblico di casa. Eppure, a meno di dodici mesi di distanza dal primo trionfo nei Campionati regionali di tennis in carrozzina, Active Sport ha confermato immediatamente il titolo sul campi dello Sporting Milano 2 di Segrate, ribadendo di essere la società più forte in Lombardia. Così come la più numerosa in termini di atleti, visto che nella competizione organizzata dal Comitato Regionale della Federazione Italiana Tennis erano presenti ben tre formazioni dell’associazione bresciana, per un totale di otto giocatori e una giocatrice coinvolti. Numeri importanti che vanno di pari passo con la qualità tecnica degli atleti di punta, quelli della squadra “A” che ha vinto ancora, battendo di nuovo in finale la Canottieri Baldesio di Cremona in una sfida che è ormai diventata un classico del wheelchair tennis su scala regionale. Nell’edizione inaugurale del 2020 ad aggiudicarsi il match decisivo furono i cremonesi, ma un anno dopo è arrivato il pareggio e lo scorso fine settimana c’è stato il sorpasso, con la vittoria di Active per 2-1. Nei singolari Edgar Scalvini ha vinto per 6-0 7-5 il duello fra i numeri uno delle formazioni contro Giovanni Zeni, mentre Dario Benazzi ha pareggiato i conti superando per 7-6 6-1 Alberto Saja. Così è diventato determinante il doppio, con in campo gli stessi quattro atleti impegnati in precedenza negli incontri individuali. L’ha vinto per 7-6 6-4 la coppia di Active Sport, bravissima a giocare meglio i pochi punti decisivi di un match davvero equilibrato.
“È stata dura – il commento di Ivano Boriva, capitano e giocatore del team vincente, nonché responsabile della scuola tennis di Active Sport -, ma alla fine siamo riusciti a conquistare di nuovo il titolo, facendo valere la nostra superiorità. Nel doppio i ragazzi hanno giocato davvero alla grande, meritandosi il successo”. Gli fa eco Scalvini, protagonista del weekend: “è stata una vittoria sudata, di squadra, alla quale abbiamo contribuito tutti. Ripetersi è sempre faticoso: ce l’abbiamo fatta e non potremmo essere più felici”. Ma oltre che per il titolo, il bilancio dei quattro giorni di gara nel Milanese è stato soddisfacente anche a livello numerico: la seconda formazione (quella composta da Davide Scaroni, Rocco Brando e Marco Colombo) ha vinto due sfide nel girone ed è arrivata in semifinale, cedendo per 2-1 alla Canottieri Baldesio, mentre la terza – con l’esperto Antonio Raffaele, il giovane Nicola Astori e la rientrante Roberta Faccoli – ha ben figurato in entrambe le sfide disputate nel Gruppo 2. “Siamo di gran lunga l’associazione col maggior numero di atleti – chiude Boriva -, e ci tengo a fare tanti complimenti a tutti i giocatori delle nostre squadre. Hanno fatto il massimo, mostrando miglioramenti che confermano la qualità del lavoro svolto quotidianamente”. Un buon biglietto da visita in vista dell’edizione 2022 del Camozzi Open – Memorial Cav. Attilio Camozzi, il torneo internazionale Itf Futures organizzato da Active Sport, che torna in calendario dopo i due anni di stop a causa della pandemia. L’appuntamento è dal 9 al 12 giugno, come sempre al Tennis Forza e Costanza 1911.
TABELLONE FINALE
Semifinali: Active Sport “A” b. OSHa Como 2-0, Canottieri Baldesio b. Active Sport “B” 2-1.
Finale: Active Sport “A” b. Canottieri Baldesio 2-1 (Edgar Scalvini b. Giovanni Zeni 6-0 7-5, Dario Benazzi b. Alberto Saja 7-6 6-1, Scalvini/Saja b. Benazzi/Zeni 7-6 6-4).
da ufficiografico | Mag 23, 2022 | Attualità, Sport, Tendenze
Le Leonesse dilagano nell’ultima uscita stagionale: tripletta di Luana Merli, capocannoniere del campionato.
Gioie anche per Pasquali (doppietta), Cristina Merli e Porcarelli. La presidente Gorno: «Ragazze fantastiche»
BRESCIA, 22 MAGGIO 2022 – Il Brescia Calcio Femminile chiude con una rotonda vittoria per 7-1 ai danni del Palermo nell’ultima giornata di campionato. Con questo risultato le Leonesse chiudono la stagione ad un solo punto dal Como campione e promosso in Serie A. Per il Brescia il giusto epilogo ad una stagione straordinaria, fuori da ogni più rosea aspettativa e con un traguardo epico sfiorato e mancato per un soffio.
LA GARA – L’ultimo starting XI di Elio Garavaglia vede Lonni in porta; difesa composta da Viscardi, Perin, Barcella e Galbiati; Ghisi, Magri e Cristina Merli a centrocampo con Brayda, Pasquali e Luana Merli in attacco. Arbitra Frazza di Schio, assistenti Cerrato di San Donà di Piave e Giaretta di Bassano del Grappa. L’avvio di partita è fulminante: dopo neanche due giri di lancette Ghisi lancia Luana Merli che si invola in area e spara il destro sotto l’incrocio. Al 7′ occasione Brescia con Pasquali servita in verticale da Viscardi: c’è l’anticipo provvidenziale di Zito proprio un attimo prima che l’attaccante calci. Al 9′ lampo del Palermo che pareggia: gol di Tarantino su suggerimento di Coco. Il Brescia non ci sta e si riversa in avanti, trovando immediatamente il gol: al 10′ è Pasquali a realizzare a tu per tu con Pipitone lanciata direttamente da Lonni. Le Leonesse dominano: al 14′ occasione Brescia con Brayda che riceve un cross di Luana Merli e calcia: pallone alto di poco. Al 24′ mischia in area del Palermo con Pipitone che salva due volte prima su Magri, poi su Cristina Merli da distanza ravvicinata. Al 26′ è Barcella a provarci dalla distanza, ma il suo tiro è alto di poco. Al 33′ Luana Merli va al tiro dal limite, nessun problema per Pipitone. Allo scadere, conclusione di Magri da lontano, pallone alto di poco. Nella ripresa, le Leonesse dilagano: al 1′ segna Pasquali con una conclusione potente sul primo palo su assist di Porcarelli, subentrata a Brayda ad inizio secondo tempo. Al 9′ è 4-1: doppietta personale per Luana Merli al termine di una splendida azione personale. Al 19′ Cristina Merli mette il suo nome a referto con un sinistro chirurgico sul secondo palo dopo un recupero palla di Ghisi. Non c’è più partita, e il Brescia affonda: al 23′ tripletta per Luana Merli e 19esimo centro
stagionale grazie all’assist di Bianchi. Al 30′ si fa vedere il Palermo su calcio d’angolo: colpo di testa di Zito sul secondo palo, pallone fuori di poco. Al 39′ è 7-1 con il secondo gol in maglia bresciana di Porcarelli che, lanciata da Farina, davanti al portiere siciliano non sbaglia. Nel finale, al 42′, palo della giovanissima Letizia Angoli, classe 2004, subentrata da pochi minuti a Viscardi. Al fischio finale applausi per tutti, anche per Maria Cusmà, capitano del Palermo che riceve una targa dalla presidente delle siciliane Cinzia Valenti per il suo addio al calcio. Cori per la presidente Gorno, per mister Garavaglia e tutto lo staff e naturalmente per le Leonesse,
protagoniste da ricordare.
LE INTERVISTE – «Era importante vincere oggi perché il nostro risultato è l’unica cosa che possiamo controllare – le parole di Clara Gorno, presidente del BCF – poi quello che succede sugli altri campi dobbiamo guardarlo dopo. Soprattutto dopo la delusione di Cesena era importante vincere, e non era assolutamente scontato. C’è delusione, impossibile nasconderlo perché siamo arrivati ad un punto dalla prima, però è un campionato andato oltre ogni più rosea aspettativa, anche considerando il fatto che il nostro budget per i rimborsi era il più basso di tutto il campionato. E questo significa che abbiamo dimostrato che si può fare calcio, e raggiungere obiettivi, anche in modo diverso, non spendendo tanti soldi. Questo è un segnale importante secondo me. E io sono davvero orgogliosa di queste ragazze, perché hanno messo qualcosa i più, e dobbiamo anche ricordare che queste giocatrici durante il giorno lavorano e si allenano alla sera alle 19.30». Un gruppo solido, granitico: «Fare gruppo non è facile e non è scontato. Ci sono tanti particolari da curare, e loro sono state molto brave. Io ho imparato tanto da loro, perché ci hanno dimostrato che nulla è impossibile. Concludo ringraziando in un ideale abbraccio collettivo tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito a farci vivere una stagione da ricordare: i nostri sponsor e i nostri tifosi in particolare, che ci hanno sostenuto sempre con grande amore e passione. A tutti dico che il progetto continua, che la storia continua, che c’è grande voglia di fare qui a Brescia a partire dal settore giovanile, che già abbiamo raddoppiato nei numeri rispetto alla scorsa stagione, perché è importante dare un futuro al calcio femminile avvicinando il numero più alto possibile di ragazze alla pratica di questo sport. Per quanto riguarda la Prima Squadra, ci riproveremo. Con i nostri valori e il nostro modo di fare calcio». «E’ stata una grandissima stagione, penso che siamo andati oltre le nostre possibilità – il commento di mister Elio Garavaglia – quindi sono molto felice per le ragazze e per la società e anche per me, perché ho visto questa squadra crescere tantissimo». Sulla partita: «Avevo chiesto alla squadra di fare una grande prestazione per finire nel migliore dei modi, per i tifosi, la società e loro stesse e quindi avevo chiesto il massimo impegno, anche alla luce della partita di Cesena. Penso che fisicamente e mentalmente stavano bene e in campo si è visto. Sono contento per Luana che ha vinto la classifica dei marcatori: è una giocatrice importante per noi e ha dimostrato tutte le sue grandi qualità, come persona e come calciatrice». Rimpianti? «No, nessuno anche perché dopo è facile parlare. Ad inizio stagione ci si era detti di salvarsi in modo tranquillo, quindi nessuno aveva pronosticato un campionato di questo tipo da parte nostra. Non rifarei nulla, perché abbiamo fatto 59 punti e perso solo tre partite. La squadra ha dato il massimo, con praticità e massimizzando i risultati, sfiorando una vera impresa. Sono contento di quello che ho fatto, e quello che ho dato, e lo stesso vale per tutti: dalla società alle giocatrici a tutti i collaboratori». Tripletta e 19 gol stagionali per Luana Merli, capocannoniere del campionato di Serie B 2021/2022: «Sono contentissima per questo traguardo personale, per il quale riguardo le mie compagne e lo staff che ha sempre creduto in me. Sicuramente oggi c’è tanta delusione, perché secondo me meritavamo di vincere. Ce la siamo giocata fino alla fine. Oggi contava solo vincere, per noi, per tutto quello che abbiamo attraversato durante la stagione, per i tifosi che ci hanno sempre seguito, per la società e la presidente che è sempre stata accanto a noi. Ripeto, siamo arrivate fin qua con umiltà, sono orgogliosa della maglia che indosso e di tutte le mie compagne». Un momento da cambiare durante la stagione? «Bella domanda. Ma secondo me doveva finire così. Siamo state umili, e quindi è il calcio. Sono orgogliosa di tutto quello che abbiamo costruito tutti insieme e all’esterno nessuno credeva in noi. Ci riproveremo l’anno prossimo con la consapevolezza che siamo un grande gruppo, che tutti ci invidiano». «Sicuramente oggi abbiamo dimostrato chi è il Brescia – il commento di Laura Perin -. Ci tenevamo a farlo davanti ai nostri tifosi e chiuso un campionato straordinario. Ci sono tutte le basi per fare bene il prossimo anno». «Sono convinta che non sia stato un caso questa stagione – le parole di Chiara Barcella – e se si arriva a due partite dalla fine ad un passo da un traguardo così grande è un segnale importante. Rimane un po’ di amarezza, questo è evidente, però abbiamo trovato un grande gruppo. Sono contenta di quello che abbiamo fatto oggi col Palermo perché dopo Cesena era facile lasciarsi andare invece abbiamo dato un segnale che questa squadra ha carattere». «Ringrazio prima di tutto la mia squadra – la chiusura affidata a capitan Veronique Brayda – perché sono orgogliosa di loro. Un ringraziamento speciale va alla nostra presidente perché ci ha seguite e sostenute tanto, durante tutta la stagione. Un grazie ai nostri tifosi perché ci hanno sempre sostenute. E per il futuro, ci riproveremo. Non è finita qui».
Brescia – Palermo 7 – 1
Brescia Lonni, Viscardi (26’ st Angoli), Perin, Barcella (12’ st Asta), Galbiati, Ghisi, Magri, Merli Cristina (21’ st Bianchi), Brayda (1’ st Porcarelli), Merli Luana, Pasquali (12’ st Farina). (Ballabio, Maroni, Hjohlman). Allenatore Garavaglia
Palermo Pipitone (26’ st Sorce), Talluto, Collovà (30’ st Impellitteri), Cusmà, Zito, Barraza (1’ st Intravaia), Lazzara, Tiro, Tarantino, Licari (1’ st Ribellino), Coco. Allenatrice Licciardi
Arbitro Frazza di Schio. Assistenti Cerrato di San Donà di Piace e Giaretta di Bassano del Grappa
Reti pt 2’ Merli Luana, 9’ Tarantino, 10’ Pasquali; st 1’ Pasquali, 9’ Merli Luana; 19’ Merli Cristina, 23’ Merli Luana, 39’ Porcarelli
Ammonite Collovà, Cusmà
Note Centro Sportivo Mario Rigamonti. Calci d’angolo 3-3. Recupero pt 1’, st 0’.
da ufficiografico | Mag 20, 2022 | Attualità, Salute & Benessere, Tendenze
Tironi: “una prima porta d’accesso alle cure psicologiche gratuite sul territorio in favore di tutti i cittadini lombardi”
Brescia, 18 maggio 2022 – Si è tenuto a Brescia, presso l’aula magna del Centro Pastorale Paolo VI, il convegno promosso da Simona Tironi, Vicepresidente III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, dedicato alla presentazione del Progetto di legge per l’istituzione dello psicologo di base, che prevede di inserire e riconoscere a tutti gli effetti tra le cure primarie con una richiesta di stanziamento regionale quantificato in 12 milioni di euro.
Il progetto di legge di cui sono primi firmatari la Vicepresidente della Commissione Sanità Simona Tironi (Forza Italia), appunto, e il Consigliere regionale Niccolò Carretta (Gruppo Misto – Azione) presentato e illustrato oggi al Paolo VI, nelle prossime settimane sarà all’esame della Commissione Sanità per poi approdare in Aula.
«Questo PdL – ha affermato Tironi – mira a fornire una risposta significativa al forte incremento della domanda e del bisogno psicologico riscontrato soprattutto nel periodo pandemico con l’obiettivo, in una prospettiva stabile e di lungo periodo, di strutturare un’offerta psicologica integrata nel Sistema Sanitario Regionale che possa essere gratuita, tempestiva, appropriata e sempre più vicina ai cittadini e al territorio.»
All’iniziativa sono intervenuti, oltre ai due primi firmatari Tironi e Carretta, anche la Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia Laura Parolin e Aurora Ramazzotti, conduttrice e creator, scelta come testimonial per il suo impegno e la sua attenzione nel promuovere il tema della salute mentale.
Sono intervenuti, inoltre, Paola Sacchi, Dirigente Struttura Salute Mentale e dipendenze della DG Welfare di Regione Lombardia, Federica Di Cosimo, Prof.ssa USR Lombardia, Paola Cattenati, Responsabile equipe Centro Criaf, Caterina Gozzoli, Dipartimento di Psicologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Maria Bussolati, Associazione Itaca Brescia, Silvia Scalvini, psicologa, Roberta Rossi, psicologa psicoterapeuta Irccs Fatebenefratelli, Daniela Speziani, psicologa psicoterapeuta gruppo San Donato, Maria Angela Abrami, responsabile U.O. Psicologia clinica Asst Spedali Civili.
«È un progetto di legge nato dalla proficua collaborazione con gli attori del sistema della salute mentale – ha sottolineato Tironi – con un unico obiettivo: garantire un’efficace e tempestiva risposta al bisogno sempre più emergente del disagio mentale. La pandemia, infatti, ha portato alla luce un evidente stato di disagio soprattutto nelle giovani generazioni che deve essere valutato e curato per tempo per evitare che possa diventare cronico. Il progetto di legge – ha continuato Tironi – non è destinato solo ai giovani che durante la pandemia ne hanno risentito di più, ma anche a quanti ne hanno bisogno, come ad esempio i caregiver, coloro che devono affrontare un percorso di cure importanti, ovvero per coloro che devono affrontare situazioni di vita difficili.»
«Il punto di forza di questo progetto di legge – ha evidenziato Tironi – è che a differenza del bonus psicologico istituito dal Governo prevediamo uno stanziamento adeguato a rendere strutturale la psicologia delle cure primarie, per promuovere il benessere psicologico dei nostri cittadini lombardi. La gratuità, inoltre, è importante perché si stima che circa il 30% dei cittadini che intraprendono il percorso di analisi da uno psicologo lo interrompono per insufficienza economica.»
«Questo progetto di legge – ha concluso Tironi – mira anche a far superare lo stigma persistente nei riguardi della cura della psiche, troppo spesso ancora oggi vista come qualcosa di cui vergognarsi e non ricondotta a un ambito di normalità. Quando riportiamo una frattura, andiamo subito dall’ortopedico senza porci retropensieri: allo stesso modo, se abbiamo male ai nostri sentimenti, dobbiamo andare dallo psicologo. Vogliamo quindi garantire a quanti lo necessitano il necessario sostegno per consentire loro di vivere in un mondo libero dallo stigma e dal disagio mentale.»
«Con questo ulteriore passo – ha aggiunto Carretta – si vuole dare una risposta concreta direttamente all’interno del sistema sanitario regionale che, necessariamente, dopo la pandemia deve tener conto e deve saper tutelare anche la salute mentale.»
«Con oggi – ha concluso Carretta – si apre un percorso di ascolto e di collaborazione con il Terzo Settore, con i cittadini, i professionisti e tutte le forze politiche che intenderanno migliorare una proposta che ho da subito voluto rendere plurale e condivisa e che già prevede una dotazione finanziaria considerevole per rendere efficace, effettivo e concreto un servizio territoriale, gratuito e di facile accesso anche grazie all’istituzione delle Case di Comunità previste dal PNRR del Governo.»
Testimonial dell’iniziativa Aurora Ramazzotti che ha sottolineato come «la legge lombarda per la nascita dello psicologo di base è un primo passo per cambiare culturalmente la percezione che le persone hanno della figura dello psicologo, da sempre avvolta da uno stigma che sembra insuperabile. Dobbiamo impegnarci per ascoltare quanti soffrono di un disagio mentale e non farli sentire meno soli, per prevenire una situazione prima che diventi difficile da curare.»
Anche la Presidente dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia Laura Parolin ha salutato con grande favore l’iniziativa, affermando che «l’inserimento stabile della figura di un professionista psicologo all’interno delle Case della Salute è un obiettivo al quale l’Ordine ha lavorato negli ultimi mesi e rappresenta una rivoluzione virtuosa che risponde al bisogno crescente di attenzione alla salute psicologica di cittadini che fa seguito alla pandemia. Al contempo riconosce la necessità di realizzare dei presìdi di prossimità stabili per ‘normalizzare’ l’accesso alle cure psicologiche, rendendo la cura della salute psicologica davvero accessibile a tutti.»
I contenuti del progetto di legge
Il provvedimento introduce la figura dello “psicologo delle cure primarie”, con l’intento di rendere più facile ai cittadini l’accesso all’intervento psicologico di primo livello, nell’ambito delle strutture di prossimità e in stretto coordinamento con i servizi specialistici. Lo Psicologo delle cure primarie è una figura che opererà all’interno delle Case della Comunità in relazione ai problemi psichici dei pazienti e dei loro familiari e in stretta cooperazione con il medico e le altre figure specialistiche della sanità. Presterà il proprio servizio sia su sollecitazione del medico di base, sia su richiesta spontanea dei pazienti, e il suo compito sarà quello attivare una presa in carico tempestiva tramite un’assistenza psicologica di primo livello. Quando necessario, sarà suo compito procedere con un invio per un’ulteriore consultazione, di tipo psicologico o psichiatrico (invio a cure secondarie e terziarie).
Alla psicologia delle cure primarie vengono assegnate funzioni di prevenzione, diagnosi ed intervento precoce sulle forme di disagio psicologico all’esordio o di minore gravità, e funzioni di orientamento e accompagnamento ai servizi specialistici di secondo livello, ai servizi sociosanitari e sociali, ma anche funzioni di consulenza, valutazione e supporto psicologico in condizioni non richiedono interventi specialistici o prese in carico multidisciplinari di lungo periodo.
Alcuni dati statistici
In Italia oggi solo il 29% della popolazione affetta da depressione maggiore accede a un trattamento entro un anno dall’esordio della patologia. Inviare i pazienti da uno psicologo entro un anno dall’insorgere del disturbo, permetterebbe un intervento efficace che potrebbe evitare di portare alla prescrizione di psicofarmaci.
Un ragazzo su sette tra i 10 e i 19 anni soffre di un disturbo mentale: depressione, ansia e disturbi comportamentali sono tra le cause principali di sofferenza per questa fascia di popolazione. Nel primo anno della pandemia di COVID-19, 1 giovane su 4 in Italia ha presentato sintomi depressivi e 1 giovane su 5 presenta sintomi d’ansia clinicamente significativi, stime raddoppiate rispetto al periodo precedente alla pandemia. In particolare, è stata registrata difficoltà di concentrazione (76,6%), noia (52%), irritabilità (39%), irrequietezza (38,8%), nervosismo (38%), sentimenti di solitudine (31,3%), disagio (30,4%) e preoccupazioni (30,1%).
Nell’ultimo anno si è manifestata un’alta prevalenza di ansia e sintomi depressivi dovuti alla pandemia stessa, all’isolamento sociale e allo stress dei genitori, con un maggiore rischio di sviluppare sintomi psichiatrici in famiglie a basso reddito, nei tardo adolescenti e tra le femmine.
da ufficiografico | Mag 12, 2022 | Attualità, Tendenze
Al via il Giro d’Italia delle cure palliative pediatriche: in Consiglio regionale sottoscritto il “Manifesto delle cure palliative pediatriche”
In Italia, su 35mila bambini malati, solo il 5% riceve l’assistenza necessaria Madrina dell’iniziativa l’attrice Ornella Muti.
Milano, 10 maggio 2022 – In Italia, dei 35mila minori con diagnosi di inguaribili, oggi solo il 5% usufruisce del diritto che la legge riconosce loro di ricevere cure palliative. Un divario dovuto non solo al fatto che sono ancora troppo poche le regioni che hanno sviluppato la rete territoriale di assistenza dedicata, ma anche a una scarsa conoscenza del tema. Per promuovere la conoscenza delle Cure Palliative Pediatriche tra la cittadinanza e sensibilizzare i professionisti sociosanitari e le istituzioni sulla necessità di sviluppare le reti di cure palliative pediatriche in tutte le regioni italiane, Fondazione Maruzza, in collaborazione con circa cinquanta tra enti e associazioni, lancia l’iniziativa solidale “Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche”, presentata oggi in Consiglio regionale a Palazzo Pirelli.
“lI Giro d’Italia delle Cure Palliative Pediatriche – ha sottolineato la Vice Presidente della Commissione Sanità Simona Tironi aprendo i lavori della conferenza stampa – è un evento della massima importanza per far conoscere quanto tali cure siano fondamentali per la qualità della vita di ciascun bambino. Proprio sulla scia di quella “peculiarità pediatrica” e della necessità di una risposta specifica, Regione Lombardia si è impegnata a realizzare presso l’ASST Spedali Civili di Brescia il primo hospice pediatrico pubblico della nostra regione per l’assistenza ai minori. Le cure palliative pediatriche sono un diritto. Non lasciamo soli i bimbi e le loro famiglie”.
Stando alle stime, in Italia tra i 34 e i 54 bambini ogni 100mila abitanti hanno bisogno di Cure Palliative Pediatriche e 18 bambini su 100mila abitanti richiedono Cure Palliative Pediatriche specialistiche; con un tasso di mortalità annua di 2 minori ogni 100mila abitanti. In Lombardia i minori che potenzialmente necessiterebbero di Cure Palliative Pediatriche sono circa 4.200, di cui circa 1.800 con bisogni complessi.
Nel suo intervento il Presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi ha ricordato come a Rodero in provincia di Como è attiva “Casa di Gabri” gestita da Agorà 97 Cooperativa Sociale Onlus, una Comunità sociosanitaria per minori con disabilità, affetti da patologie gravi, ad alta complessità assistenziale e tecnologicamente dipendenti. Una struttura unica nel suo genere che negli anni si è dimostrata un importante e reale valore aggiunto per questo tipo di assistenza. “Offrire una qualità di vita, la migliore possibile, per questi bambini e per le loro famiglie -ha detto il Presidente del Consiglio- deve essere un obiettivo a cui ogni istituzione deve puntare sostenendo nel miglior modo possibile tutte le realtà e le iniziative che vanno in questa direzione”.
La manifestazione, che si svolgerà dal 15 maggio al 30 giugno con appuntamenti di carattere sportivo, ludico, culturale e scientifico, prevede oltre venti eventi a livello nazionale, di cui sette tappe in Lombardia, realizzate insieme a Fondazione De Marchi, VIDAS, l’Associazione Maruzza Lombardia ODV, Agorà 97 e l’Associazione Cure Palliative di Bergamo. Grazie ad un accordo con RCS Sport, il Giro d’Italia delle Cure Palliative avrà anche una propria delegazione all’interno della carovana rosa che accompagnerà il Giro d’Italia. In occasione del Giro, Fondazione Maruzza presenterà anche il Manifesto Italiano delle Cure Palliative Pediatriche, redatto insieme a oltre 200 professionisti sociosanitari e sottoscritto oggi anche dal Presidente del Consiglio lombardo.
“Come ignorare il diritto a non soffrire? In Italia, l’istituzione di una rete di Cure Palliative Pediatriche è prevista per legge dal 2010 (Legge n. 38) ma a tutt’oggi l’applicazione della norma è ampiamente disattesa, con una situazione drammatica in alcune regioni. Purtroppo, gran parte della popolazione non è al corrente di tale diritto e persino tra il personale sanitario la conoscenza è spesso scarsa” ha sottolineato Elena Castelli, Segretario Generale di Fondazione Maruzza: “Con il Manifesto delle Cure Palliative Pediatriche ci appelliamo a tutte le istituzioni nazionali e regionali affinché siano assicurate le cure palliative pediatriche e la terapia del dolore a tutti i bambini che ne hanno diritto.” Madrina dell’iniziativa è l’attrice Ornella Muti, che ha scelto di essere al fianco dei minori e delle famiglie che ogni giorno si confrontano con le sfide di una patologia pediatrica inguaribile. “Sono molto contenta di poter appoggiare questa iniziativa, che mette al centro la dignità della persona e i diritti dei minori. È davvero importante parlare di cure palliative pediatriche: uno strumento fondamentale, ancora troppo poco conosciuto, che consente di aggiungere vita ai giorni dove non è possibile aggiungere giorni alla vita. Si tratta di una questione di civiltà e di rispetto che riguarda tutti noi come società e che mi auguro le istituzioni mettano al centro della loro agenda. Invito dunque tutti a leggere il manifesto e a firmare l’appello affinché tutte le regioni italiane costituiscano correttamente i servizi di cure palliative pediatriche nel loro territorio, e poter dare così a tutte le famiglie spesso abbandonate la sicurezza di avere qualcuno che si occupi di loro”.