da bsupmag | Apr 8, 2024 | Arte, Moda, Tendenze
Da chi è composto il team #NOSHAME?
Siamo un gruppo di ragazzi/e bresciani.
Come nasce questo progetto?
Il progetto nasce dalla crescente necessità di sensibilizzare i giovani sulla violenza domestica e la violenza in generale. Abbiamo notato che il gesto per chiedere aiuto, ideato dalla Canadian Women’s Foundation, è ancora poco conosciuto e spesso frainteso. Volevamo intervenire per cambiare questa situazione.
Qual è il significato delle illustrazioni sulle vostre t-shirt?
Le illustrazioni sono la nostra firma distintiva. Sul davanti della maglia abbiamo raffigurato il simbolo femminile per eccellenza, trasformato in 5 frutti colorati (e così attiriamo l’attenzione). Sulla manica, abbiamo inserito il gesto per chiedere aiuto, con le parole “PLEASE/HELP” per meglio identificarlo (e così canalizziamo il messaggio).
Come state divulgando il vostro progetto?
Abbiamo creato la community su Instagram
@noshame_stopviolence, dove condividiamo post, storie e reel. Comunicando in modo giovane e diretto, cerchiamo di sensibilizzare le persone senza appesantire le loro giornate ma, al contempo, siamo consapevoli dell’importanza di affrontare il tema con la serietà che merita.
Perché avete scelto il nome #NoShame?
“No Shame” significa “senza vergogna”. Rappresenta la libertà di esprimersi senza paura. È un messaggio universale che coinvolge tutti, indipendentemente dal genere.
Qual è il vostro sogno per questo progetto?
È importante per noi che chiunque scelga di indossarle, anche solo per il gusto estetico, comprenda pienamente il messaggio che esse trasmettono. Se le nostre magliette papaya, starfruit, blueberry, dragonfruit e watermelon, riusciranno a diventare un simbolo virale e facilmente identificabile, allora potremmo contare su un efficace strumento di riconoscimento. Pertanto, che sia indossata con orgoglio o che si riconosca semplicemente il disegno, auspichiamo che la nostra maglietta possa fungere da ponte tra chi ha bisogno e chi è pronto ad intervenire.
INSTAGRAM: noshame_stopviolence
da bsupmag | Set 14, 2020 | Moda
L’azienda veneta di marketing e vendita online scelta per sviluppare digitalmente il più grande salone italiano dedicato a designer e stilisti di moda. Se ne occupa la divisione Velvet Fashion: “Per la prima volta spazi fisici e virtuali si fondono, il fashion entra nell’era phygital”
Castelfranco Veneto, 2 settembre 2020 – Celebrato come l’appuntamento imperdibile della Milano Fashion Week Donna, WHITE Milano è il contesto ideale dove i brand interagiscono con i più influenti player del settore a livello mondiale. In questo particolare momento storico, è forte l’esigenza di trovare nuovi modi, canali e strumenti per consentire alle aziende di farsi conoscere in tutto il mondo. Per rispondere alle mutate necessità del mercato, l’edizione del WHITE in programma a Milano dal 24 al 27 settembre presenterà degli elementi di grande novità.
È infatti necessaria una rivoluzione “phygital” per innovare il settore fashion. La soluzione arriva da Velvet Media, azienda veneta specializzata nel marketing e nella vendita online fondata da Bassel Bakdounes. L’agenzia ha sviluppato strategie e strumenti innovativi che fondono l’esperienza digitale con quella reale, caratteristiche che la rendono il partner più completo ed evoluto per digitalizzare le imprese del sistema moda.
Per questo, Velvet Media è stata scelta dal WHITE per accelerare la digitalizzazione del fashion business della fiera. I brand avranno a disposizione dei set fisici e virtuali per raccontare le collezioni ai buyer e una piattaforma web programmata con strumenti di networking che possono arrivare alla gestione di ordini B2B in tempo reale. Un evento digitale a supporto del trade-show fisico che sarà fruibile sia all’interno del salone tramite ledwall e schermi sia in streaming.
“Da anni supportiamo centinaia di aziende nel percorso di digitalizzazione, consentendo loro di aumentare il business e migliorare le relazioni con tutti gli stakeholder”, dice Alessio Badia, responsabile di Velvet Fashion, la divisione di Velvet Media che si occupa del settore moda. “Siamo entusiasti di essere stati scelti dal WHITE per mettere in contatto i migliori brand della moda donna con buyer da tutto il mondo attraverso l’innovativo format phygital che abbiamo messo a punto. Grazie all’allestimento tecnologico degli spazi e alla piattaforma digitale di collegamento con il nuovissimo marketplace B2B di WHITE, i brand potranno non solo mostrare le loro nuove collezioni a livello globale ma anche interagire con potenziali clienti interessati ad ordinare e acquistare i capi in anteprima. Per la prima volta, l’esibizione fieristica si unirà a eventi e streaming digitali. Sarà davvero un’esperienza omnichannel senza precedenti”.
A completamento del rivoluzionario approccio e della triangolazione con WHITE vi è Niam (Nazionale italiana agenti moda), neonata associazione nazionale che raggruppa 800 agenti specializzati dal fast fashion allo slow fashion, dallo sport apparel alle collezioni premium. Grazie all’esperta guida del presidente Giorgio Magello Mantovani, tra i più longevi titolari di showroom del Triveneto, Niam ha recentemente fondato una società di servizi dedicata a nuove iniziative in tandem con Velvet Media.
Anche in occasione del WHITE questa collaborazione sarà strategica, grazie al contributo centrale dei professionisti della moda che coinvolgeranno i loro buyer, in particolare quelli stranieri, ai quali proporranno le collezioni selezionate in esposizione nella prestigiosa location del Superstudio di via Tortona.
VELVET MEDIA ITALIA Marketing management, vendita online e new media: sono questi gli ambiti nei quali Velvet Media, agenzia di Castelfranco Veneto (TV) è ai vertici nazionali. Nata come casa editrice nel 2013, specializzatasi prima in couponing e poi come editore del sito internet Storie di Eccellenza e del magazine Genius, oggi Velvet è una holding che gestisce il marketing in outsourcing per conto di oltre mille aziende del Nord Italia grazie ad un organico di circa 150 persone in continua espansione. Per questo è stata premiata come una delle aziende col tasso più alto di crescita in Europa dal Financial Times. Il core business è il coordinamento della comunicazione aziendale a tutti i livelli e la gestione della vendita online: dalla grafica ai video, dal posizionamento del brand allo sviluppo di siti di e-commerce, dalla gestione dei marketplace fino alla lead generation. Attorno alla galassia Velvet sono nate alcune divisioni parallele, che hanno sviluppato specializzazioni nel mondo dello sport (Velvet Sport), della moda (Velvet Fashion) e dell’internazionalizzazione con focus in particolare sulla Cina (Velvet International). Con sedi negli Stati Uniti a Denver, in Thailandia a Bangkok e negli Emirati Arabi a Dubai, Velvet è il partner ideale per qualunque azienda interessata a comunicare e vendere oltre confine. La storia di Velvet Media è raccontata nel libro “Marketing Heroes”, nel quale emerge lo stile aziendale basato su manga e rock and roll. Informazioni e contatti: www.velvetmedia.it.
da bsupmag | Giu 8, 2020 | Attualità, Economia, Food, Magazine, Moda, Tendenze
Nel secondo semestre 2020 in calendario 21 manifestazioni in Italia e all’estero.
(Verona, 8 giugno 2020) Una nuova fiera per la “nuova normalità”. Il Consiglio di amministrazione del Gruppo Veronafiere conferma il programma del secondo semestre 2020: dodici importanti appuntamenti in Italia e nove all’estero che inaugurano una rinnovata modalità di organizzare manifestazioni, fortemente orientate a salvaguardare il business delle aziende clienti con format agili, digitali e sicuri.
«La ripartenza sarà un momento fondamentale per la ricostruzione economica del Paese – dice Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –. E noi vogliamo farci trovare pronti per supportare al meglio la promozione delle filiere industriali che presidiamo, ricordando che lo strumento fieristico moltiplica fino a 10 volte l’investimento fatto dagli espositori, genera il 50% dell’export delle pmi italiane e un valore complessivo a livello mondiale superiore ai 250 miliardi di euro».
«In questi mesi abbiamo lavorato pensando già alla Fase 3, con la formulazione delle manifestazioni secondo un perimetro straordinario per un tempo eccezionale che non consentirà per tutto il 2020 di progettare fiere secondo gli standard che conosciamo. Tuttavia, il mercato ha bisogno di un motore già acceso per garantire la ripartenza ma soprattutto rilancio, nuovi posizionamenti internazionali in una road map dell’export stravolta dall’emergenza sanitaria globale – sottolinea Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Per questo, abbiamo tenuto aperto il dialogo con i nostri clienti e i mercati attraverso numerose iniziative digital, perché oggi più che mai il nostro è un ruolo fondamentale per lo sviluppo dell’economia che necessita di un nuovo paradigma fisico-digitale e di un’offerta complementare per il business».
Completamente rimodulato, quindi, il calendario fieristico della seconda metà dell’anno, con un notevole sforzo logistico per far combaciare la stagionalità delle manifestazioni, con spostamenti di data, start-up e tempi di rotazione del quartiere e dei padiglioni. Mentre il calendario degli eventi e convegnistico, altro importante asset di Veronafiere, riparte il 18 giugno con il Vinitaly Design Int’l Packaging Competition a cui segue il 19 giugno l’assemblea del Consorzio del Grana Padano.
Il lockdown è servito anche per ridisegnare format fieristici ampiamente consolidati, re-impostandoli alla luce delle nuove misure di sicurezza e distanziamento sociale.
È il caso, ad esempio, di Fieracavalli, che per la prima volta si svolge su due fine settimana consecutivi, per diluire gli ingressi, di wine2wine che, al tradizionale business forum, affianca un momento espositivo, o di Marmomac, in scena nel 2020 con un’edizione speciale tarata sulle esigenze contingenti delle imprese del settore.
È in attesa della validazione da parte delle istituzioni preposte, inoltre, il nuovo protocollo #safebusiness per la tutela della salute di espositori e visitatori, sviluppato insieme ai principali operatori fieristici italiani.
Tra le misure di prevenzione: biglietteria esclusivamente online e ingressi giornalieri contingentati; filtri ai cancelli con termoscanner; nuova architettura interna degli spazi per dirigere i flussi di visitatori in entrata ed uscita; interventi di sanificazione degli ambienti; formazione del personale; presidi medici permanenti, protocolli di emergenza appositi e collaborazione con le migliori realtà sanitarie del territorio.
Allo studio anche rassegne più smart, grazie alla tecnologia. Il Covid19 ha soltanto impresso una ulteriore accelerazione ad un processo che Veronafiere aveva già attivato, investendo importanti risorse nella digital transformation.
Una rivoluzione che parte dai portali web delle singole manifestazioni che diventano per Vinitaly e Marmomac, delle directory interattive e multilingua, per arrivare alle agende digitali per programmare appuntamenti b2b, ai webinar per la formazione permanente o alle app di geolocalizzazione con cui muoversi agilmente e in sicurezza tra gli stand.
Veronafiere, inoltre, sta realizzando strumenti virtuali di incontro per permettere alle aziende di dialogare con i buyer esteri e mantenere aperto un canale di comunicazione con i mercati di maggiore interesse, che ancora non possono essere presenti fisicamente alla rassegna.
Tutto questo con l’obiettivo finale di creare eventi integrati, in grado di fondere la parte fisica con quella digitale e connettere 365 giorni all’anno le community dei settori di riferimento.
PROGRAMMA II SEMESTRE 2020
Italia
Marmomac: 30 settembre-3 ottobre
Samoter: 21-25 ottobre
Asphaltica: 21-25 ottobre
Oil&nonOil: 21-23 ottobre
Innovabiomed: 26-27 ottobre
Fieracavalli: 5-8 novembre e 13-15 novembre
Festival del Futuro: 19-21 novembre
wine2wine Forum&Exhibition: 22-24 novembre
B/Open: 23-24 novembre
Job&Orienta: 25-27 novembre
Verona Mineral Show Geo Shop: 26-28 novembre
ArtVerona: 11-13 dicembre
Estero
Bellavita Expo Bangkok: 9-12 settembre
Vinitaly China Road Show – Shanghai, Xiamen, Chengdu: 14-18 settembre
Wine South America: 23-25 settembre
Living Italy@Design Pechino: 23-26 settembre
Vinitaly International Russia: 26 e 28 ottobre
Vinitaly International Hong Kong: 5-7 novembre
Wine to Asia: 9-11 novembre
Living Italy@Design Shanghai: 26-29 novembre
Bellavita Expo Città del Messico: 2-4 dicembre
(calendario suscettibile di variazioni)
da bsupmag | Giu 1, 2020 | Arte, Attualità, Economia, Food, Magazine, Moda, Salute & Benessere, Sport, Tendenze, Viaggi
Brescia rinasce dopo il Covid. Più consapevole e digitale. La movida torna ma regolata. Il suo giornale patinato, glamour di costume, Brescia Up festeggia il primo compleanno digitale. Diventa digitale. Certo ci manca il calore e il clamore di quelle feste di compleanno targate Brescia UP, che restano nella memoria e nel cuore di tanti di noi. E ve ne regaliamo gli scatti più belli. Ma non è migliore una società più consapevole e digitale? Più sostenibile e partecipata? Io penso proprio di si. Stiamo costruendo un futuro più bello. E torneremo ad abbracciarci. Ne abbiamo bisogno. E basta con la continua litania del #nullasaràcomeprima. #saràsempremegliodiprima. Ne siamo convinti. È la storia dell’umanità. E la nostra città bella e laboriosa che si scopre sempre più resiliente e accogliente dovrà essere leader nella produzione sostenibile e nella cultura digitale. Noi crediamo nella cultura della Bellezza che per Brescia deve sempre più affermarsi nella qualità della vita e dell’offerta turistica per il rispetto e la valorizzazione della nostra storia e offrire un futuro carico di opportunità e speranza.
Un passaggio merita un approfondimento. Brescia UP diventa giornale digitale. La produzione di contenuti originali a favore di imprese e marchi è la sfida sull’innovazione che il sistema Brescia deve vincere. Quante volte abbiamo sentito “la pubblicità a me non serve”. Quante volte non facciamo domande quando non capiamo qualcosa. Sono momenti sbagliati. Prendete appunti. La pubblicità o meglio comunicate serve. A tutti. Sempre e sempre di più. Il problema è comunicare cosa. Contenuti di qualità. Non aprire la bocca per dire fandonie, fake news, dietrologie, cospirazioni. Ma fatti. Che profumino di scienza e di storia. Di Vita e di Speranza. A far prendere aria alla bocca sono bravo tutti. Ma fare contenuti di qualità, originali, interessanti è la sfida. E Brescia Up ci sta. E ci vuole stare con tutta l’offerta digitale e gli eventi che siamo capaci di suggerirvi. È questa l’offerta che muoviamo a favore del sistema Brescia.
A cura di Massimo Lucidi
da bsupmag | Mag 19, 2020 | Attualità, Economia, Magazine, Moda
Dopo il lockdown, riaprono un centinaio di negozi nel centro commerciale bresciano. Ulteriori riaperture sono attese nei prossimi giorni.
Dopo 65 giorni di chiusura totale, ELNÒS Shopping riapre le porte seguendo con scrupolo tutte le raccomandazioni delle autorità competenti per garantire il massimo confort e ridurre al minimo disagio per i visitatori. Molte le misure implementate per aiutare i clienti a orientarsi e preservare la propria salute e quella degli altri visitatori: dalle grafiche a pavimento che invitano a mantenere distanze interpersonali di sicurezza, alla riorganizzazione delle aree relax e dei servizi comuni in galleria, passando per una campagna di comunicazione interna dedicata, per ricordare alle persone le buone prassi per una nuova socialità, in comfort e sicurezza. Sono inoltre state incrementate tutte le misure di pulizia e disinfezione delle aree comuni normalmente in essere, predisposte postazioni per la rilevazione della temperatura ad ogni ingresso e installati dispenser addizionali con disinfettante per le mani.
«La salute dei nostri collaboratori, clienti e partner è sempre stata la nostra massima priorità», racconta Giovanni Umberto Marzini, direttore di ELNÒS Shopping. «Successivamente, abbiamo supportato i negozi azzerando loro affitti e spese per l’intero periodo di chiusura. Il Gruppo Ingka su questo aspetto ha dimostrato grande attenzione e un corretto bilanciamento tra sicurezza e operatività. Nel limite del possibile, abbiamo cercato di mantenere attivo il dialogo con il territorio, attraverso i social network e il sito del centro commerciale, mettendo a disposizione i nostri spazi virtuali per valorizzare e supportare le molte iniziative benefiche e culturali nate in questo periodo straordinario. Abbiamo cercato di supportare concretamente la comunità, insieme ad AiutiAMO Brescia e con altri piccoli progetti di sostegno. Per la gestione della riapertura avevamo inoltre predisposto, e condiviso con gli organi di Pubblica Sicurezza Locale, un piano operativo che prevedesse diversi scenari, in base alle condizioni metereologiche e ai flussi di visitatori stimati, e siamo soddisfatti di quanto predisposto per offrire un ambiente quanto più sicuro e organizzato».
Il centro commerciale bresciano ha modificato temporaneamente gli orari di apertura e resterà aperto dalle ore 10 alle 20 (21.30 per la food court), dal lunedì alla domenica, fino a nuove comunicazioni. Ciascun cliente è in ogni caso invitato a verificare sul sito elnosshopping.info quali negozi sono già aperti ed eventualmente con quali orari speciali.
Comunicato stampa
da bsupmag | Mag 14, 2020 | Arte, Magazine, Moda, Tendenze
Come stai vivendo questo lockdown?
Sicuramente, dal punto di vista personale, lo stare a casa con la mia famiglia mi ha fatto riscoprire il piacere di condividere più tempo con mia moglie e i miei figli.
Lavorativamente parlando mi ha dato modo di riflettere su come dovrà essere il mio nuovo modello di business; più servizio ai clienti, migliore organizzazione e accorciare la filiera produttiva per avere più contatto con la realtà.
Inoltre ho deciso di metterci la faccia! Da una settimana sono partito con il raccontare chi sono tramite un appuntamento live in instagram sul mio account @mauriziomiriofficial, appuntamento che si chiamerà “un pirlo dal miri”.
A seguito del grande successo lo riproporrò 3/4 volte al mese: racconterò il mio pensiero/processo creativo e in ogni live ci saranno ospiti/amici del calibro di Roy Paci (già ospite della prima puntata).
Ho capito che lo story telling del mio brand è cosa che interessa molto sia ai miei clienti wholesale ma soprattutto i clienti retail. Oggi, se hai un brand, sei obbligato a raccontare la storia da cui esso nasce e la visione in cui esso si evolve.
Com’è cambiato il tuo modo di lavorare?
Beh, innanzitutto l’utilizzo dello smart working è stato sicuramente un fattore importante in questi due mesi; mi ha dato la possibilità di continuare a lavorare, e in molti casi di lavorare anche meglio.
Sto valorizzando i rapporti umani confrontandomi di più con le persone, cerco di stringere partnership con fornitori clienti e colleghi, in modo da rafforzare l’azione di lavoro, che sicuramente risulta maggiore e più efficace se attuata in gruppo piuttosto che da soli.
Il tuo brand fornisce molte aziende. Che azioni avete intrapreso per affrontare que- sta crisi?
Il servizio sarà alla base dei nuovi rapporti di lavoro. Si dovranno scegliere oculatamente i propri clienti condividendo con loro un nuovo percorso, camminando uno a fianco all’altro. Quindi alla base di esso, ci dovrà essere chiarezza e rispetto.
Questa premessa è di rigore visto che ognuno dovrà fare la sua parte: saranno richiesti sacrifici a tutti i protagonisti del business, ci si darà una mano a vicenda, solo così si potrà far fronte alle nuove sfide che ci troveremo ad affrontare.
Come cambierà il mondo della moda secondo Mau- rizio Miri?
Il coro che si è alzato dagli addetti al lavoro è unanime, sobrietà!
Ci sarà un ritorno alla qualità intrinseca del capo, ai valori veri legati all’artigianalità caratteristica fondamentale del Made in Italy.
A supporto di questa tesi vi sono le interviste dei grandi brand, degli stilisti più importanti che stanno preparando collezioni più pulite, meno fronzoli, un inno al bello e al buon gusto.
Sobrietà intesa anche come rallentamento del vortice in cui ci eravamo infilati.
La nuova parola d’ordine sarà non più “fast fashion” ma “slow fashion”, poiché la qualità si raggiunge con i giusti tempi, la fretta è nemica del ben fatto!
Cosa ti è mancato maggiormente in que- sto periodo?
Due cose fondamentali: la possibilità di esprimere la mia creatività tramite il mio lavoro, quindi la realizzazione della nuova collezione p/e 21 che, tuttavia, dal 4 maggio ho potuto riprendere in mano, e il contatto con i miei clienti, andandoli a trovare, cosa che prima facevo continuamente, confrontandomi con loro tramite un interscambio di idee e di visioni da condividere assieme.
La prima cosa che farai quando il lockdown finirà?
A conferma di ciò che dicevo prima, farò un bel giro clienti, è importante farsi vedere, essere presenti soprattutto nei momenti di difficoltà e non farli sentire soli, infine mi tufferò a capofitto nel mio lavoro creativo, il terreno a me più congeniale per esprimere al meglio me stesso.