Emanuele Zarcone anima e direttore di Brescia Up resterà una figura destinata a sopravvivere alla sua troppo breve esistenza terrena, nel ricordo di chi lo ha conosciuto e amato. Ed io sono tra questi. Un infaticabile allenatore, un coach, un capitano per tanti giovani con la passione del giornalismo ma pure del marketing e degli eventi. Dieci anni fa lo conobbi appena aprii la mia casa in centro a Brescia. Il giornale patinato, elegante, glamour era solo una scusa per costruire un rapporto umano che sapeva tradursi in una consulenza d’immagine, editoriale, in un evento piacevole, un networking guidato dalla semplicità e dal buon gusto. Elementi che derivano dalla concretezza e laboriosità ma anche dall’amore della vita che sono i fondamentali della brescianità.
Taccio sul dato personale. La ricca aneddotica di giornate e serate, tanti momenti belli e divertenti, ma anche passati nelle aziende in ascolto di imprenditori e professionisti di Valore. E quante risate quando incontravamo nel nostro cammino persone in disequilibrio con se stessi, dissonanti. Di Valori (presunti) ma di certo non di Valore. Meglio tacere. Son confidenze che una persona semplice come Emanuele non vanta. Vive. Ora che ci hai lasciato così senza preavviso, ci rendiamo conto che a ciascuno di noi hai lasciato un pezzo importante della tua lezione.
Una grande, generosa, continua energia dedicata all’ascolto e all’incontro del prossimo. Mettendo insieme persone e iniziative. Talenti ed opportunità. Rimettendo tante volte tempo e danaro ma sempre mantenendo sorriso e speranza.
Mi hai sempre chiamato a scrivere di cose serie: la città e la sua governance. Le nostre speranze e le nostre aspettative di Uomini, cittadini, imprenditori. Ma con leggerezza e voglia di costruire sempre. Anche con le critiche più severe. E per questo ci mancherai. Avevamo in Te un confronto piacevole e amicale, una camera di compensazione di fatiche e affanni. Quante volte ci sentivamo stanchi e arrabbiati e incrociavamo il tuo sguardo e il tuo sorriso disarmante… o quante altre ti presentavo nuovi amici ed immediatamente entravi in empatia con tutti. Le tue doti personali ci lasciano un vuoto. Ma il Tuo Esempio e i Tuoi Impegni meritano che Uomini e Donne alle quali hai dato strumenti e iniziative proseguano nel tuo solco. Perché tutti siamo in cammino e sapremo rincontrarci un giorno.
Massimo Lucidi