Gli integratori alimentari sono definiti precisamente come: “prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali le vitamine e i minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico, in particolare, ma non in via esclusiva, aminoacidi, acidi grassi essenziali, fibre ed estratti di origine vegetale, sia monocomposti che pluricomposti, in forme predosate”.
Al giorno d’oggi esistono integratori alimentari per ogni cosa, per il sistema cardiovascolare, per sportivi, per rinforzare unghie e capelli, per la memoria, per proteggere la pelle dall’invecchiamento e tanto altro. Se pensassimo a cosa serve un integratore ognuno di noi risponderebbe a “integrare”. Andando a ricercare la parola integrare nel vocabolario troveremo il seguente significato: completare, rendere intero o perfetto, supplendo a ciò che manca o aggiungendo quanto è utile e necessario per una maggiore validità, efficienza, funzionalità. Come dice la parola stessa l’integratore è utile e suggerito quando c’è una carenza dovuta a malattia, dieta squilibrata, o aumento del fabbisogno in alcuni momenti della vita come ad esempio la gravidanza (nel caso dell’acido folico) o nello sportivo ecc…
Al giorno d’oggi ognuno di noi, martellato dalla pubblicità, in caso di sintomi aspecifici come stanchezza, difficoltà di concentrazione, sonno irrequieto si fa consigliare un integratore per risolvere il problema, non andando alla fonte di esso, spesso, infatti, il farmacista, ma anche l’amico o il famigliare consiglia un integratore generico, spesso basandosi sulla sua esperienza. Siamo però diversi, viviamo in contesti diversi, abbiamo ognuno il proprio stile di vita, perciò quello che può far bene a te può essere dannoso per me.
Il nostro corpo è un organismo meraviglioso, che, per funzionare correttamente, ha bisogno del corretto equilibrio dei componenti biochimici che lo compongono in quanto ognuno, nella giusta concentrazione, ha il proprio ruolo fondamentale che può essere energetico, metabolico, di impalcatura o costruzione del corpo. Quando l’equilibrio viene meno, per carenza di uno o più composti la nostra macchina non è più efficiente e non riesce a lavorare in maniera corretta. Allo stesso modo, anche eccesso di composti può affaticare il corpo che per smaltirli consuma più risorse oppure contrastare l’assorbimento di minerali antagonisti portandoli quindi in carenza. Spesso l’eccesso è dato da un’alimentazione monotona e squilibrata, ma soprattutto da un’introduzione d’integratori non necessari che ci portano ad avere squilibri anche di altri minerali, vitamine ecc… Pertanto, quando è necessario integrare, perché non farlo con consapevolezza? Perché non misurare e valutare la carenza dei diversi composti biochimici che costituiscono il nostro corpo e andare a sopperire laddove c’è bisogno e risolvere dalla sorgente i nostri sintomi di malessere per rimanere forti e in salute?
Diversi studi epidemiologici dimostrano che il pensiero: “predo questo integratore, tanto non fa male” porterà la popolazione alla cronicizzazione di diversi problemi con un futuro accorciamento della vita media, infatti l’eccesso di minerali, vitamine, aminoacidi, l ‘accumulo di metalli tossici ha un effetto devastante sul nostro corpo. Scegli di non essere considerato una taglia unica uguale al tuo vicino, ma un individuo con le proprie esigenze e condizioni e SEGLI il tuo percorso di ripristino del tuo benessere più indicato a te!